“Seguendo il Signore, sui Suoi passi, nella Sua terra”
Questo è stato il titolo del pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, svoltosi dal 21 al 28 luglio, guidato dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro e organizzato dall’arcidiocesi-Ufficio diocesano pellegrinaggi in collaborazione con “Impronta 2000-Viaggi e Turismo”, con la partecipazione di 108 pellegrini.
Durante ogni visita, mons. Filippo Santoro ha continuamente richiamato ai partecipanti la straordinaria pertinenza dei quei luoghi alla vita quotidiana di ciascuno di noi, nei suoi vari e molteplici aspetti.
Momenti molto suggestivi si sono vissuti in particolar modo durante la traversata del Lago di Tiberiade, in cui l’arcivescovo ha richiamato tutti al silenzio per permettere di immedesimarsi in quel gesto compiuto da Gesù. Tanta commozione anche nella Basilica dell’Annunciazione, dove mons. Santoro ha celebrato all’altare vicino alla grotta dove è avvenuto l’Evento, spiegando il senso della frase “Hic Verbum Caro Factum Est” e sottolineando quell’”Hic”, che sta a significare “proprio qui si è compiuto”.
La sera del 24, dopo cena, la comitiva ha potuto visitare la Basilica della Natività, ammirando sull’ottava colonna l’immagine di San Cataldo vescovo, nostro Patrono: segno certo della sua presenza quale pellegrino nei luoghi della vita terrena di Nostro Signore.
I pellegrini hanno potuto partecipare anche all’incontro con l’amministratore apostolico mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico di Gerusalemme, e con fra Francesco Patton, Custode di Terrasanta, i quali hanno parlato dell’opera in quei luoghi della comunità cristiana, “che dialoga e costruisce a 360°”.
Il pellegrinaggio si è concluso sabato 28 con la celebrazione eucaristica dell’arcivescovo nella Basilica del Santo Sepolcro, nella cui omelia egli ha evidenziato la straordinarietà del posto, in particolar modo per la presenza della tomba vuota che sta a significare che Gesù è vivo e continua a essere vicino a ognuno di noi.