Impianto di compostaggio a Pulsano: una scelta sbagliata quella della locale Amministrazione comunale che altera la vocazione turistica e agricola del territorio.
Partecipata assemblea questa sera a Pulsano per parlare dell’impianto di compostaggio previsto sul territorio comunale a seguito della manifestazione di interesse avanzata dall’Amministrazione di Pulsano.
Nel mio intervento ho spiegato le ragioni che trovano compatto Articolo Uno contro la realizzazione di questa struttura.
Essa dovrebbe sorgere in prossimità dei centri abitati di Pulsano e Leporano: una localizzazione che sta creando nelle popolazioni coinvolte grande preoccupazione, perché effettivamente a ridosso di siti sensibili, asili e scuole, ma anche delle abitazioni residenziali.
La distanza infatti, dalle cartografie allegate agli atti, risulta essere inferiore ai limiti stabiliti dalla normativa regionale vigente.
Riteniamo che questo sia inaccettabile, perché un impianto di tale entità e impatto non può essere pensato e realizzato in presenza di dubbi di legittimità , tanto più se questi riguardano la distanza di sicurezza istituita a tutela dei cittadini.
Riteniamo altresì preoccupante e inopportuna l’ubicazione di questo impianto in una provincia già provata da criticità ambientali, legate alla grande industria oltre che da molti altri impianti simili.
Abbiamo invitato questa sera il sindaco Lupoli a chiedere la sospensione del procedimento amministrativo in corso per le dovute riflessioni, anche alla luce della sua recente affermazione circa la volontá d’interpellare autorità scientifiche di fama internazionale per verificare la pericolosità dell’impianto.
Infine ma non per ultimo, abbiamo richiamato ad una riflessione tutta la comunità jonica, e questa sera c’erano molti rappresentanti dei comuni limitrofi di Pulsano, in merito al fattore di pressione; infatti Taranto non soltanto ha già molti impianti per la gestione dei rifiuti sul suo territorio ma nello specifico, per il compostaggio, è già abbondantemente autosufficiente per la gestione di quanto prodotto dalla propria popolazione.
Resteremo, come Articolo Uno, attenti all’evolversi degli eventi, ribadendo, su base provinciale e regionale la nostra motivata contrarietà.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia