Ribadiamo quanto già comunicato in merito alla difficoltà da parte di ArcelorMittal di fornire i DPI ai lavoratori. Ribadiamo l’impossibilità, in alcuni casi, e la difficoltà, per altri casi, nel fornire le tute. Il caso recente dei lavoratori della colata continua è la conferma: il caporeparto manda gli operai sugli impianti con DPI non idonei e i lavoratori sono costretti a comunicare al capoturno il rifiuto a recarsi in linea produttiva per ovvie ragioni di sicurezza.
Smentiamo quanto replicato dai gestori alla nostra denuncia:
L’azienda dichiara che 17mila tute sono state poste al lavaggio, ma non si comprende la misura di questo dato in virtù del fatto che non lavorano più circa 4mila operai e con la media di due tute a testa dovrebbero mancare da questo numero circa 8mila tute. Le tute nello stabilimento non sono disponibili: precisamente, ad oggi, nello stabilimento mancano le taglie XXL, M ed S. Per le altre taglie ci sono poche disponibilità. Permane la difficoltà nel prelevare i DPI, in questo caso le tute: le prenotazioni, per quelle disponibili, hanno una attesa che arriva sino a venti giorni e la stessa prenotazione non viene evasa immediatamente.
Altro dettaglio che contribuisce con disorganizzazione nella distribuzione dei DPI è rappresentato dal cambio di gestione che ha accentrato tutta la distribuzione al Magazzino generale, quando, prima dell’arrivo di ArcelorMittal, i DPI venivano distribuiti nei vari magazzini delle diverse aree dello stabilimento. Ciò comporta difficoltà nel raggiungimento del Magazzino generale, visti i pochi mezzi disponibili, e un conseguente congestionamento della gestione della richiesta che è tutta concentrata in un solo punto, complice anche la diminuzione del personale addetto. Ribadiamo quanto già comunicato in merito all’intera gestione dei DPI.