“Ho chiesto al presidente della IV commissione consiliare, Donato Pentassuglia, di convocare nella prima seduta utile i responsabili di ArcelorMittal e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Jonio, Sergio Prete, sulla spinosa questione delle agenzie marittime raccomandatarie di Taranto. Nel frattempo lo ringrazio per aver oggi audito sulla medesima questione il presidente dell’associazione pugliese Agenti marittimi raccomandatari, Vito Totorizzo, e il presidente dell’associazione culturale Propeller club port of Taras, Michele Conte”. Assente giustificato per improrogabili appuntamenti istituzionali il sen. Mario Turco, anch’esso convocato per essere audito.
Così Gianni Liviano a margine della riunione, svoltasi nella tarda mattinata di oggi, della IV commissione consiliare. Un incontro richiesto dallo stesso consigliere regionale tarantino in virtù anche della mozione presentata in Consiglio regionale, e che ancora attende di essere discussa, nella quale, insieme al collega Pentassuglia, “sollevavo il problema della decisione di ArcelorMittal di costruire relazioni economiche con la società Lbh Italia finalizzate alla gestione dell’intero traffico marittimo e che la stessa risulterebbe essere controllata da un unico socio avente sede legale nell’isola Anguilla, paradiso fiscale dei Caraibi inserito nella lista nera dal governo italiano. Cosa, questa, che pone limitazioni fiscali ai rapporti economici e commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane e i soggetti ubicati in tale territorio”.
Circostanze che sono state confermate nel corso dell’audizione dagli stessi Totorizzo e Conte i quali hanno chiesto alla Regione di farsi portavoce nei confronti di ArcelorMittal affinché ripristini la situazione antecedente quando, durante la gestione Riva, il lavoro era ben suddiviso tra le venti agenzie marittime operanti nel porto di Taranto.
“Appello che abbiamo inteso di accogliere – spiega Liviano – tanto è vero che, d’accordo con il presidente Pentassuglia, investiremo della vicenda la presidenza della Regione mentre abbiamo chiesto al consigliere dei Cinquestelle, Marco Galante presente ai lavori della commissione, di coinvolgere nella questione il vicepremier Di Maio. In gioco – aggiunge Liviano – ci sono anche i livelli occupazionali garantiti fino ad oggi dalle agenzie marittime tarantine. Tanto più che stiamo parlando di agenzie dotate di personale altamente qualificato per la cui formazione le stesse hanno investito risorse finanziarie proprie”.