“L’Amministrazione Melucci – commenta l’assessore all’urbanistica Augusto Ressa – ha inteso così dotare la città di uno strumento finalizzato ad orientare le scelte riguardo all’aspetto esteriore degli edifici di nuova costruzione e di quelli preesistenti, con particolare riferimento ai richiamati contesti storici, garantendo l’armonia d’insieme, oltre che nel rispetto dell’immagine urbana consolidata nella memoria collettiva. Il Piano del Colore , che assume un ruolo determinante in una città come Taranto che si appresta ad avviare significativi ed estesi interventi di rigenerazione urbana nel tessuto più antico e degradato, è chiamato a disciplinare l’attività edilizia ed il restauro anche riguardo al trattamento di superficie, che non è solo il colore, ma anche la materia della “pelle”, che come tale costituisce uno dei dati di maggiore caratterizzazione a livello percettivo del singolo edificio e delle differenti scene urbane che l’insieme degli edifici concorre a comporre.
Nei nuclei storici della città, Isola Madre e Borgo ottocentesco e Porta Napoli, il Piano, partendo dalla conoscenza dei colori e dei materiali di finitura originari, fornirà precise indicazioni tecniche e metodologiche, distinguendo anche i trattamenti superficiali delle singole componenti: zoccolature, superfici intonacate o scialbate, elementi in pietra con finitura a faccia vista liscia o scorniciata, componenti in legno e in metallo”.