Il Ministro dello sviluppo economico, nella campagna elettorale del 2017 che ha visto il movimento 5 stelle fare il pieno dei voti a Taranto, circa il 46%, parlava di riconversione, di bonifica, per le vie cittadine di Taranto. Poi tutto è cambiato, il modo, il metodo, la condivisione con la base, arrivando a definire lo stabilimento di Taranto strategico per il paese. Infatti il 06 Settembre 2018 al Mise con le parti sociali e Mittal si è chiuso il “miglior accordo possibile” secondo Di Maio salvaguardando i lavoratori e i cittadini di Taranto.
Notizia di questi giorni dove i Commissari Straordinari di Ilva in amministrazione straordinaria, hanno presentato alla Procura di Taranto l’istanza per poter ottenere l’”ok” ad effettuare i lavori di adeguamento di sicurezza all’altoforno 2. Solo per dovere di cronaca l’Istanza é stata presentata dalla struttura commissariale perché ancora proprietaria degli impianti, visto che ArcelorMittal Italia li gestisce in fitto biennale. Strano che in un paese come il nostro si possa garantire ad una multinazionale di gestire gli impianti traendo benefici, salvo poi aspettare che sia la gestione commissariale a togliere le castagne dal fuoco. Infatti è bene ricordare che dopo la morte di Morricela, nel 2015, ci fu il sequestro dell’ afo/2 e che la facoltà d’uso fu garantita dell’ennesimo decreto, il 4 Luglio 2015, che poi fu giudicato incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
La domanda nasce spontanea perché l’ istanza presentata dai commissari straordinari alla Procura per ottemperare le 7 prescrizioni imposte dalla Procura, del lontano 2015, ed evitare lo spegnimento dell’afo/2 sono a carico di noi contribuenti e non del Colosso Franco/indiano visto che la gestione degli impianti e la produzione attuale è a carico di Mittal? Quindi solo per essere chiari dal 2015 al 2019 non è stato fatto assolutamente nulla all’ Afo/2, quindi si è continuato a produrre ” abusivamente” nonostante le prescrizioni e con un impianto non a norma, ma in marcia solo per decreto grazie a tutti i governi ” assassini” che si sono succeduti in questi anni.
Certo è che nel piano industriale di Arcelor/Mittal, AFO 2 dovrebbe essere spento definitivamente dopo il revamping di AFO 5 nel 2023, progetto che nonostante gli annunci ancora non ha date e tempi. L’azienda continua a galleggiare con il consenso di tutti, nessuno escluso. Il quadro è chiaro Mittal andrà via con buona pace di tutti, anche gli stolti se ne sarebbero accorti ma questo Governo, ignorante e superficiale, continua a giocare sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini di Taranto che continuano a cadere quotidianamente grazie all’inquinamento di impianti obsoleti e pericolosi.
Consigliere comunale Massimo Battista.