Il Coordinamento provinciale de “La Sinistra” di Taranto esprime la propria vicinanza e il proprio sincero cordoglio alla famiglia di Cosimo Massaro, operaio dell’ex Ilva di Taranto, disperso, a causa del maltempo, dopo il crollo della gru dove lavorava.
Nel 2012, nelle medesime circostanze, ha perso la vita Francesco Zaccaria. Casualità oppure omissione delle più elementari norme di sicurezza? Le eventuali responsabilità verranno accertate dagli organi competenti, ma la vicenda drammatica ci costringe a fare alcune considerazioni. La precarietà generalizzata nello stabilimento siderurgico di Taranto è ormai la norma dal luglio del 2012. Abbiamo assistito ad un susseguirsi di decreti, sostituzioni di commissari, nomine varie, cambi di direttori di stabilimento e vendita al colosso Arcelor Mittal, che non hanno apportato alcuna trasformazione. Anzi, si peggiora di giorno in giorno.
Prosegue quindi, inarrestabile, il quotidiano stillicidio di morti e infortuni, spesso dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e a una cultura della prevenzione che viene praticata nella intenzione di pochi. Il continuo ripetersi di episodi infortunistici nei luoghi di lavoro, sui quali riteniamo opportuno non tacere, ci preoccupa e siamo convinti che un paese che non si indigna di fronte alle stragi sul lavoro, non è un paese civile.
La messa a norma ed in sicurezza di tutti gli impianti e reparti, deve essere la priorità se si vuole imprimere la svolta ambientale auspicata. I lavoratori, i cittadini, l’ambiente continuano, ingiustamente, a pagare per le colpe, l’attendismo e la scarsa lungimiranza dei governi che si sono succeduti. Serve far entrare direttamente e definitivamente lo Stato nella gestione dello stabilimento, drenando immediatamente le risorse necessarie a garantire la messa a norma degli impianti, la bonifica del territorio, le competenze a tutti i lavoratori, la manutenzione ordinaria e straordinaria, ma soprattutto le politiche di sicurezza e prevenzione.
Chiediamo la massima attenzione e mobilitazione di istituzioni e sindacati, per rilanciare la cultura della sicurezza e della prevenzione, in modo da contrastare gli eventi infortunistici e mortali nei luoghi di lavoro, ancora oggi dovuti all’inosservanza della sicurezza.