Continua l’attività di repressione del fenomeno del “caporalato”, del lavoro nero e/o irregolare, soprattutto nel settore agricolo, da parte della Task Force istituita dal Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, composta dai Carabinieri delle Stazioni di Marina di Ginosa, Grottaglie, Crispiano, dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castellaneta (TA) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Taranto. I predetti, con la collaborazione dei militari della Stazione di Palagiano (Ta) hanno arrestato, nella flagranza dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, un 45enne di Palagiano (Ta), un 45enne maliano ed un 30enne ivoriano. Gli stessi, rivestendo il primo il ruolo di datore del lavoro ed utilizzatore, gli altri il ruolo di “caporali”, venivano individuati all’interno di terreni agricoli del comune di Palagiano (Ta) mentre impiegavano numerosi lavoratori nella raccolta delle angurie, violando in maniera sistematica la normativa contrattuale, di salute e sicurezza sul lavoro. Nel corso degli accertamenti emergevano inoltre le condizioni di sfruttamento a cui i lavoratori erano sottoposti, con retribuzioni nettamente al disotto dei livelli contrattuali previsti.
Nell’ambito della medesima attività è stato sottoposto a sequestro il mezzo utilizzato per il trasporto dei braccianti e nei confronti del datore di lavoro sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 85.000 euro, ammende per oltre 35.000 euro, nonché la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G., sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Dal 1° giugno scorso ad oggi sono già stati eseguiti 14 arresti, 4 denunce in stato di libertà, comminate sanzioni amministrative per circa 270.000 euro, ammende per circa 230.000n euro e sottoposti a sequestro beni per circa 65.000 euro.