All’incontro, dal sottotitolo “Verso un’architettura del Benessere e del Piacere”, è stato presente, per il Comune di Taranto, l’assessore all’Urbanistica e Mobilità Augusto Ressa con una relazione dal titolo “I Beni Culturali , interventi nei centri storici – la Green Town”.
Dopo aver richiamato l’attenzione sulla opportunità di distinguere i nuclei più antichi delle nostre città dai centri storici delle espansioni ottocentesche, rilevando che, per i primi, il verde di fatto è tradizionalmente racchiuso all’interno delle dimore nobiliari e nei chiostri conventuali, mentre nei secondi fa la prima comparsa l’area verde pubblica comunemente intesa, Ressa ha presentato casi emblematici, in positivo e in negativo, di nuovi inserimenti del Verde nei tessuti urbani storici.
Partendo dalle Ville Comunali, quali quella di Taranto e di Lecce, fino al Central Park di New York, sono state analizzate le nuove tendenze nel campo, quali i roof garden coltivati ad orto nelle principali capitali europee e statunitensi, alle trasformazioni a parco di aree urbane in abbamdono, come l’High Way di New York.
“Taranto – ha detto l’assessore Ressa – ha avviato in tal senso un ridisegno della città che punta anche alla riqualificazione di aree degradate, come il quartiere Tamburi posto a ridosso della grande industria, attraverso il progetto di Forestazione Urbana, di prossima realizzazione, coerente con il più vasto programma di Green Town dell’Amministrazione Melucci”.
Ressa ha inoltre posto l’accento sulla relazione che lega l’individuo e la collettività al paesaggio, rilevando la capacità del Verde di agire positivamente sulla psiche umana, e di evocare, anche attraverso vari livelli percettivi, momenti salienti e stati d’animo della nostra vita.
A sostegno dell’assunto sono stati fatti rimandi alla letteratura (Il Giardino dei Ciliegi di Cechov), alla pittura (Il giardino di Giverny di Monet), al cinema (Il Posto delle Fragole di Bergman, La Notte di Antonioni).