«Il direttore generale dell’ASL di Taranto deve rispondere. Sulla pelle dei cittadini non sono ammesse reticenze, approssimazione e atteggiamenti che stanno portando, di fatto, a un depotenziamento incomprensibile e inaccettabile dell’Ospedale di Castellaneta, una struttura che doveva, e deve essere, di primo livello poiché serve una vasta comunità e un’ampia area».
È Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), a tornare sulle vicende inerenti al reparto Pediatria del nosocomio di Castellaneta. Da oggi, e fino al 30 settembre, per quel reparto sono stati sospesi i ricoveri.
«Condividiamo tutte le perplessità espresse dai sindaci del fronte occidentale tarantino – ha aggiunto Rubino – Quello che sta accadendo è gravissimo, ed è importante che anche la Regione Puglia, direttamente attraverso il presidente Michele Emiliano, si esprima su una serie di dubbi riguardanti la struttura ospedaliera. Se il problema è l’insufficiente dotazione di personale medico e paramedico, allora bisogna intervenire in modo positivo, dotando la struttura di quanto necessario, altrimenti qualcuno potrebbe essere portato a pensare che le lacune di oggi siano il miglior viatico per il depotenziamento già in atto, con un declassamento nei fatti di un ospedale che sulla carta dovrebbe essere un’eccellenza». «Ecco, noi vogliamo che non lo sia soltanto sulla carta, ma lo sia per Castellaneta, Ginosa, Laterza, Mottola, Palagiano e Palagianello, vale a dire per tutta un’area che deve continuare ad avere il proprio presidio di salute», ha continuato il direttore di CIA Due Mari.
Sulla questione, dunque, CIA Agricoltori Italiani dell’area Due Mari, così come già aveva fatto attraverso una nota ufficiale dell’INAC, Il Patronato dell’Area Brindisi-Taranto promosso dall’organizzazione agricola, non intende mollare la presa.
«Lo ribadiamo: serve che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si esprima pubblicamente e con chiarezza su quanto sta accadendo. È necessario, inoltre, che a fare chiarezza sia per prima l’ASL di Taranto, attraverso il direttore generale – ha dichiarato Rubino – Che spieghino, entrambi, quale presente e che tipo di futuro vogliono per questo territorio e per una struttura ospedaliera che è punto di riferimento e primo presidio per la salute e la prevenzione in un’ampia area del Tarantino. Se servono pediatri, allora che vengano assunti, solo così è possibile rassicurare la popolazione di quest’area. Una volta affrontate le lacune, anche i numeri delle famiglie che si rivolgeranno all’ospedale di Castellaneta per veder nascere i loro figli è destinato ad aumentare. Al contrario, se non si provvederà subito a colmare quelle lacune, è chiaro che consapevolmente o no, si vuole favorire un progressivo impoverimento dell’ospedale».
«Seguiremo con attenzione il tavolo dei sindaci e daremo loro tutto il nostro sostegno affinché questo territorio non subisca passivamente un altro duro colpo», ha concluso Rubino.