Nell’ambito dei controlli predisposti nei confronti dei rivenditori di canapa sativa, il personale della Squadra Mobile ha denunciato per spaccio di sostanza stupefacente il titolare di un distributore automatico di prodotti a base di marijuana.
L’attività è stata sospesa dal personale della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Taranto.
In particolare, dopo una verifica incrociata tra i provvedimenti di Scia presentati in Provincia per la vendita mediante apparecchi automatici in sede fissa di prodotti alimentari e i contenuti delle pagine internet di pubblicizzazione sulla vendita al pubblico delle infiorescenze di canapa, è stato effettuato un controllo nei confronti di un distributore automatico di Castellaneta.
Durante le verifiche è stata accertata la presenza, all’interno di alcuni scomparti del distributore automatico, di prodotti a base di infiorescenze derivanti dalla lavorazione della canapa sativa. In un deposito adiacente, sono stati rinvenuti altri prodotti a base della stessa sostanza stupefacente.
Il titolare è stato denunciato e si è proceduto al sequestro preventivo di tutte le infiorescenze (per un peso complessivo di 315 grammi), delle bevande (per un totale di 21 litri) a base di marijuana e del materiale idoneo per il “rolling” delle sigarette.
Gli accertamenti chimico-tossicologici effettuati dal Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica hanno confermato che alcune delle infiorescenze prelevate in sede di sequestro preventivo superavano i quantitativi massimi previsti dalla legge. Inoltre, il totale dei prodotti presenti all’interno del distributore superava il quantitativo massimo consentito per la detenzione personale.
All’esito di quanto accertato, il Questore di Taranto ha notificato il provvedimento di sospensione, per 30 giorni, della Scia per la somministrazione di alimenti e bevande con apparecchi elettronici.
Come noto, la Corte di Cassazione, nel fissare le condizioni per ammettere la possibilità di commercializzazione dei prodotti ottenuti dalla coltivazione della canapa sativa a basso tenore di THC, ribadisce che è vietata la vendita e la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivanti dalla coltivazione della cannabis sativa. L’emissione del provvedimento di sospensione è, pertanto, connesso alla pericolosità sociale dell’attività, atteso che i prodotti in vendita sono palesemente idonei ad indurre in errore i potenziali acquirenti che, nel fare affidamento sulla liceità della vendita e sull’assenza del principio attivo assumono, anche binconsapevolmente, sostanza stupefacente in grado di determinare effetti nocivi per la salute o stati di allucinazioni con rischi intrinseci anche per ignare terze persone, favorendo potenzialmente anche il passaggio ad altri tipi di droghe cosiddette “pesanti”.