L’attenzione al benessere del corpo e a una vita più sana, negli ultimi anni, ha portato a un rinnovato interesse dei consumatori nei confronti di
alimenti che siano di qualità e la cui provenienza è controllata. I prodotti genuini e a basso costo, che
provengono direttamente dal produttore, come nel caso dell’
olio di oliva, sono le nuove realtà che ormai invadono il mercato e che permettono lo sviluppo di un vero e proprio
business.
Vendere il vostro olio è consigliabile e vantaggioso e può essere una vera e propria attività con dei risvolti positivi e sviluppi concreti. Basta considerare come negli ultimi anni la tendenza del
Made in Italy, ovvero di prodotti specifici legati alla nostra terra, è uno dei principali elementi che trascina l’economia italiana. Se avete dei
poderi e terreni con uliveti, allora vi consigliamo di prendere in considerazione non solo di vendere le olive, ma anche di
produrre e successivamente vendere il vostro olio. In questa guida esporremo i singoli passi necessari al fine di districarsi tra leggi e burocrazia e avviare con gli strumenti adatti la vostra azienda.
Il regime aziendale e la cultura dell’olio d’oliva
È importante considerare che, anche se avete un terreno e che già da tempo raccogliete olive, la vendita di un prodotto, sia nella vostra azienda che in un negozio, è un vero e proprio business che prevede delle regole precise sia per quanto riguarda l’aspetto
burocratico che per il
marketing aziendale. Se quindi decidete di intraprendere questa attività vi consigliamo di informarvi in maniera attenta sulle varie fasi.
Scegliere il proprio obiettivo è alla base di qualunque azienda. Nel caso della vendita propria dell’olio di oliva, potete valutare se utilizzare, per esempio,
solo le vostre olive per produrre l’olio oppure
acquistarne da altri agricoltori delle quantità in modo da creare una
produzione più ampia.
In ogni caso, per iniziare l’attività, sarà necessario
creare un’azienda e quindi avere una
partita IVA per aziende agricole, anche come ditta individuale. In questo modo avrete la possibilità di gestire la vostra attività e di vendere l’olio di vostra produzione. Inoltre,
se non superate i 7.000 € di fatturato annuo, avrete diritto anche a un
regime semplificato senza il pagamento di tasse.
Nel caso in cui invece vogliate ampliare il business e quindi utilizzare anche prodotti esterni al vostro uliveto, producendo dunque altro olio,
il limite da non superare è il 49% di olio non prodotto direttamente. Se non volete paletti alla vostra attività allora vi consigliamo di
aprire una seconda partita IVA specifica per il commercio.
Quali sono gli strumenti per la produzione di olio
Organizzare un’impresa agricola è importantissimo per poter arrivare a produrre un olio di qualità e al contempo in quantità tale da avere anche un ritorno economico. Dalla raccolta delle olive direttamente sugli alberi alla loro
spremitura, sono differenti gli
attrezzi e gli strumenti necessari che vi consigliamo di acquistare su
https://www.agristorecosenza.it/ per rendere il vostro business efficace e produttivo:
- scuotitori e reti di raccolta: la produzione inizia dalla raccolta delle olive, che può essere effettuata a mano oppure con appositi macchinari che prendono il nome di scuotitori, i quali permettono di far cadere le olive direttamente nelle reti facendovi risparmiare tempo;
- cassette per il trasporto: le olive raccolte dalle reti devono essere conservate in casse di plastica con aperture d’aria in attesa di essere poi lavorate;
- defogliartici: per pulire le olive dalla presenza di foglie e rametti, può essere molto utile sia una defogliatrice manuale che elettrica: grazie a una griglia abbastanza stretta le olive scorrono sperandosi da elementi estranei;
- cisterne per il lavaggio: prima di essere sottoposte alla lavorazione sarà necessario lavare le olive. Per questo vi saranno molto utili delle cisterne contenenti acqua entro le quali farle passare e ripulirle;
- mini frantoio: la frangitura è la prima forma di trasformazione delle olive in olio. In questa fase vengono schiacciate fino a formare una pasta omogenea. Per eseguire questa operazione si può utilizzare un mini frantoio tradizionale che prevede quindi una macina che con il suo passaggio schiaccia le olive, oppure un frantoio a ciclo continuo. Anche se la spesa è maggiore può essere un utile suggerimento impiegare questo secondo macchinario dato che permette anche di effettuare la gramolazione, ovvero la riduzione dello stato di emulsione acqua/olio;
- filtri per l’olio: questi strumenti sono necessari per separare il mosto dall’olio;
- serbatoio: l’olio, una volta prodotto e filtrato, potrà essere contenuto in serbatoio per alimenti, in acciaio Inox con una temperatura che deve essere pari a 15°, in modo da evitare che vi siano alterazioni;
- imbottigliatrici: strumento utile sono le imbottigliatrici, per travasare l’olio all’interno delle bottiglie e sigillarle;
- etichettatrici: infine, può essere una buona pubblicità incollare un’etichetta con il nome della vostra ditta che indichi la produzione dell’olio.
La burocrazia e i permessi
Una volta che avete creato la vostra società, dovrete ricevere le
autorizzazioni necessarie al fine di vendere il vostro olio. Sarà possibile effettuare la vendita in tre differenti forme:
presso la vostra azienda,
in maniera itinerante o in un negozio fisso.
Il riferimento normativo è il Decreto Legislativo 228/01 il quale stabilisce che un imprenditore agricolo ha la possibilità di vendere i prodotti della sua azienda
su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie vigenti. Ma per fare ciò avrete la necessità di una serie di autorizzazioni e di scontrarvi con una burocrazia alquanto corposa.
Nel caso di vendita nella vostra azienda, avrete la possibilità di eseguirla senza necessità di chiedere la
Dichiarazione Inizio Attività. In ogni caso vi consigliamo di fare comunque richiesta al sindaco del comune in cui è collocata la vostra azienda prima dell’inizio della vendita. Se
entro 15 giorni dalla domanda non avete avuto nessuna risposta, potrete liberamente iniziare la vendita al dettaglio.
La vendita itinerante invece è la situazione in cui potete partecipare a
fiere o eventi in cui pubblicizzare il vostro olio, oppure avere degli
stand di vendita presso particolari mercati. Il termine
itinerante sta ad indicare il fatto che vi spostiate in diversi luoghi. In questo caso siete obbligati a scontrarvi con la burocrazia e fare quindi
richiesta a ogni singolo comune di appartenenza nei quali vi recherete.
La domanda dovrà essere fatta per iscritto, con un apposito
modulo che potrete scaricare e corredata con una serie di documenti come
l’iscrizione al registro delle imprese,
l’attribuzione di P.IVA, i
documenti dell’amministratore e
l’elenco della tipologia di prodotti che si intende vendere. Inoltre, la documentazione dovrà essere spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno entro
30 giorni dall’evento a cui dovete partecipare. Infatti, se non ricevete risposta entro il successivo mese, vale la regola del silenzio assenso.
Infine, altra soluzione, per vendere l’olio di vostra produzione, è quella di poterlo fare in un
negozio o in un’area pubblica fissa. Anche in questo caso dovrete consegnare una serie di documenti, compilando una
richiesta, prima di iniziare la vostra attività di vendita, che dovrà essere sottoposta direttamente al sindaco del comune di appartenenza, corredata di tutti i documenti necessari, come nel caso della vendita itinerante, e in particolare
specificando i prodotti che sono alla base della vostra attività. Anche qui vale il silenzio assenso.