“Per mesi i detrattori del MoVimento 5 Stelle hanno diffuso notizie false, a cui abbiamo risposto con i fatti compiuti in questi mesi, a cominciare dal via libera definitivo del Parlamento al decreto Crescita. Esso, come è noto, contiene la cancellazione dell’immunità penale per l’ex Ilva: finalmente anche a Taranto possiamo dire che la legge è uguale per tutti. L’esimente penale, da quando venne introdotta per decreto nel 2015, ha rappresentato un inaccettabile unicum normativo che, in maniera del tutto eccezionale ha di fatto giustificato un reato. Era nostro dovere intervenire per garantire le massime tutele a favore dei cittadini e dei lavoratori del capoluogo ionico, da quelle ambientali e sanitarie a quelle per l’incolumità e la sicurezza sul lavoro. Niente più scudo penale dunque, nonostante la reazione di ArcelorMittal, Confindustria, di alcuni sindacati e delle forze di opposizione. Abbiamo tenuto il punto: Mittal e i commissari non saranno perseguibili per gli errori fatti da altri ma risponderanno solo del loro comportamento, dal 6 settembre in poi.
Per anni i cittadini ionici hanno subito le nefaste conseguenze della vecchia A.I.A. e dei 12 decreti Salva-Ilva varati dai Governi di centrodestra, centrosinistra e persino da quelli tecnici, che hanno anteposto gli interessi di chi gestiva un impianto obsoleto e inquinante al diritto alla salute e a un ambiente salubre sia delle persone che ci lavorano sia di quelle che vivono a Taranto. Inoltre, il pesante giudizio della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sancito il fallimento dei decreti Salva Ilva. Dal prossimo settembre l’esimente penale per condotte che violano la normativa ambientale verrà meno sia per il gestore ArcelorMittal sia per i Commissari straordinari. E anche in questa fase di transizione l’esimente si potrà far valere soltanto se le condotte poste in essere saranno rispettose dei termini e delle modalità previste dal DPCM 29 settembre 2017, aggiornato dall’Addendum ottenuto dal vicepremier Luigi Di Maio.
Questi non sono gli unici fatti che i Ministri pentastellati hanno illustrato il 24 giugno ai cittadini di Taranto. Il M5S continua, infatti, con la riconversione economica del capoluogo ionico: accanto alle iniziative sul piano culturale e della ricerca – come i fondi del nascituro Tecnopolo di Taranto, l’istituzione della commissione speciale per la riconversione economica e dell’area marina protetta delle isole Cheradi e del Mar Piccolo, che ha già ricevuto l’ok unanime delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera tramite una risoluzione a mia prima firma. I titolari dell’Ambiente, Sergio Costa, e della Salute, Giulia Grillo, in queste settimane hanno lavorato sodo per introdurre la Valutazione preventiva del Danno Sanitario, una procedura che obbliga ad analizzare e conoscere in anticipo l’impatto dei procedimenti produttivi sulla salute, in modo da capire se siano sufficienti o vadano invece rafforzate. A Taranto è stato scritto un capitolo importante nella storia della tutela della salute dei cittadini, perché cancelliamo il decreto farsa adottato dai precedenti ministri Balduzzi e Clini nel 2013, che di fatto sabotava una reale valutazione del danno sanitario fermandosi alla mera verifica del mancato superamento delle soglie di legge, senza considerare una serie di inquinanti che invece rappresentano il vero pericolo per l’ambiente e la salute dei cittadini dell’area. Come abbiamo detto fin dall’inizio, il Movimento 5 Stelle ha dimostrato anche di sapere resistere alle pressioni di chi vuole mantenere l’attuale stato delle cose e di essere in grado di mettere in campo misure concrete in grado di tutelare l’ambiente, la salute e il lavoro”. Lo dichiara il deputato Giovanni Vianello del MoVimento 5 Stelle.