Continua incessante l’impegno del Rotary Club Massafra presieduto da Vito Semeraro.
Il club ha recentemente portato a compimento un importante service benefico dedicato alla ristrutturazione del centro comunitario “Nostra Signora della Visitazione” a Santana do S. Francisco in Brasile dove don Vincenzo De Florio, essendo missionario, ha lavorato tantissimo spendendosi a beneficio della comunità. Il centro organizza incontri formativi, corsi di informatica, rinforzo scolastico, pastorale del bambino ovvero assistenza delle mamme in gravidanza e dei bambini dalla nascita ai sei anni in collaborazione con l’UNICEF. Il Nord del Brasile versa in gravi condizioni di povertà: 52,3 milioni di brasiliani vivono nelle favelas, prive di acqua potabile, gas ed energia elettrica. L’acqua è inquinata dagli scarichi industriali. Per i bambini non c’è presente, né futuro: esclusi dall’insegnamento scolastico, diventano presto vittime della vita di strada e delle guerre tra bande rivali.
Il contributo economico del club è servito a finanziare i lavori di ammodernamento necessari alla struttura che mira ad accogliere il maggior numero di ragazzi per toglierli dalla strada per offrire loro un futuro migliore.
Ricordiamo che il service è stato presentato l’8 marzo scorso a palazzo della cultura “Nicola Lazzaro” nel corso di un caminetto rotariano. Per l’occasione il Club ha organizzato un incontro culturale intitolato “Conversazione con don Vincenzo De Florio, prete innamorato di Gesù nei poveri” che ha dato modo di conoscere don Vincenzo De Florio ed il suo operato.
Dalla viva voce di don Vincenzo arrivò al pubblico il racconto dettagliato e coinvolgente della sua esperienza in Brasile. Tante sono le opere che negli anni ha portato avanti a beneficio della parrocchia a lui affidata. Proprio ad opera di don Vincenzo è stato attivato il gemellaggio tra la diocesi di Castellaneta e la diocesi brasiliana di Proprià. Nel gennaio 1996, partì come missionario fidei donum in Brasile dove è stato parroco del municipio di Santana do S. Francisco, insieme a sei villaggi e case sparse dappertutto, spesso difficilmente raggiungibili. Circa 7.000 erano i parrocchiani di cui si prendeva cura ed è stato anche il prete dei Sem terra.
Il racconto del nord est del Brasile offerto da don Vincenzo permise un viaggio affascinante, condotto con l’ausilio delle immagini, in una terra povera, senza mezzi economici e trascurata dalla politica locale. Interessante fu la descrizione dei luoghi e del cambiamento che negli anni c’è stato grazie all’attività condotta nelle parrocchie e nei centri di spiritualità divenuti punto di riferimento per la popolazione dei piccoli villaggi.
«La gente del Brasile – raccontò don Vincenzo nel corso dell’incontro – vive nella povertà e nell’emarginazione. Molti giovani studiano ma, al termine del loro percorso, non riescono a trovare uno sbocco occupazionale. È stupefacente – ebbe a sottolineare – come, nonostante la povertà, i brasiliani abbiano la forza e la volontà di fare festa. In Brasile può mancare il cibo ma non la festa e la gioia della condivisione.»
L’idea presentata l’8 marzo, a distanza di poco tempo, è dunque diventata una bella realtà. Un aiuto concreto è giunto a destinazione riuscendo a migliorare una struttura punto di riferimento della comunità.