Giunge alla sua ventiseiesima edizione il Concorso di ceramica contemporanea MediTERRAneo promosso dall’Amministrazione Comunale di Grottaglie che, con il suo Assessorato alla Cultura, intende stimolare un confronto dialettico tra la dimensione ancestrale della ceramica e la contemporaneità dei processi creativi degli artisti.
Quest’anno non c’è un tema specifico ma una riflessione dilatata sulla dimensione del fare, su una scultura che possa interrogare sé stessa e quindi i suoi statuti anche in termini linguistici, anche in connessione con i processi legati alla ceramica e ai suoi sviluppi.
Il Concorso di Ceramica Contemporanea, nato nel 1971 a Grottaglie (TA) – una delle città della ceramica, unica al mondo per il suo Quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato e che sorge su una gravina – rende omaggio all’artigianato ceramico, quale elemento essenziale della storia identitaria della città che da secoli riesce a trasformare la terra in opere d’arte.
“Proprio sull’elemento materico ancestrale della Terra – dice l’assessore alla cultura, Elisabetta Dubla – vuole ancora insistere il nome del concorso, in continuità col solco già tracciato nella precedente edizione, di cui la linea grafica attuale conserva alcune specifiche ed evocative tracce; ma Terra rappresenta anche il corpo centrale della parola “Mediterraneo” che negli anni scorsi aveva geograficamente delimitato l’area di provenienza delle opere in concorso. In sintesi – continua l’assessore – l’idea è quella di conservare rinnovando: conservare i tratti distintivi di un concorso che giunge alla sua ventiseiesima edizione, rispettando ed enfatizzando i suoi elementi identitari, imprimendogli nel contempo una direzione nuova e diversa, giammai contrapposta. Ecco che dalla parola Medi TERRA neo – conclude – emergono graficamente i frammenti medi e neo, e la mostra-concorso si candida ad un nuovo ruolo, attuale e sociale: fare dell’arte ceramica uno strumento di mediazione, traduzione, interpretazione delle esigenze di rinnovamento del mondo contemporaneo, di come esso si snoda nel mezzo delle varie terre e culture.”
Il primo premio per la migliore opera consiste in un contributo di 3mila euro e, al secondo premiato, oltre a ricevere la somma di 500 euro, sarà data la possibilità di esporre una sua rassegna durante la Mostra delle Ceramica 2020.
Ad assegnare il primo e il secondo premio sarà una giuria di alto livello i cui componenti provengono da diverse realtà del mondo dell’arte e del design: Lorenzo Madaro, curatore e docente di Storia dell’arte all’Accademia di belle arti di Lecce; Crispino Lanza, docente di Design al Politecnico di Bari e membro direttivo del Distretto Puglia Creativa;Michele Guido, artista e docente dell’Accademia di Brera (Milano) e Susanna Torres, Responsabile progetti europei della Fondazione Pino Pascali di Polignano a mare.
“Ripensare la ceramica attraverso il confronto dialettico – dichiara Lorenzo Madaro, curatore dell’edizione 2019 della mostra – della con la progettualità degli artisti: questa mostra sarà un vero e proprio laboratorio che spero potrà continuare con un coinvolgimento attivo nelle botteghe della città, magari mediante un progetto di residenze d’artista e dialoghi con realtà leader, come il MIC di Faenza, per esempio”.
La Mostra della Ceramica è inserita nella programmazione progettuale triennale del Comune di Grottaglie a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione – FSC 2014-2020 “Patto per la Puglia”, Avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti le attività culturali, promosso dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale.
Informazioni
Luogo
Castello Episcopio (TA), largo Maria Immacolata
Orario di apertura
dal 29 giugno al 29 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21 (compresi i festivi).
Prenotazioni e Informazioni
Museo della Ceramica, c/o Castello Episcopio, largo Maria Immacolata
099 5623866