C’è chi gioca alla conta dei voti, c’è chi gioca a nascondino e c’è chi invece tiene alla salute dei bambini, delle donne, dei cittadini.
Contesto fortemente le posizioni assunte dal Presidente della Regione Puglia e da alcuni esponenti politici regionali nelle ultime ore in merito alla vicenda di Pulsano e della ipotetica realizzazione di un impianto di compostaggio sul suo territorio.
La Regione Puglia dovrebbe in primis difendere la salute dei cittadini (cosa che sembrerebbe interessare poco o sembrerebbe poco approfondita) e SOPRATTUTTO fare rispettare le leggi che ESSA STESSA emana. Evidentemente la storia e gli scandali non insegnano nulla.
Esistono dei paletti ben precisi per la realizzazione di tali impianti che, non io, ma la Regione nel 2013 ha emanato e che sono stati valutati dalla commissione tecnica che ha analizzato la proposta dell’impianto di Pulsano forse un po’ “all’acqua di rosa” probabilmente deviati dalle affermazioni e dagli studi presentati dal Comune di Pulsano e dai suoi responsabili.
In questi giorni assistiamo al balletto delle responsabilità con il Sindaco di Pulsano che butta le mani avanti dicendo che la decisione di realizzare l’impianto è in capo all’AGER (dimenticando la CANDIDATURA per sua mano dell’impianto); l’AGER che dice di essere solo soggetto attuatore dello stesso passando la palla agli uffici Regionali che, a loro dire, sono gli unici responsabili del procedimento; questi ultimi che (da buoni burocrati) ributtano la decisione alla successiva fase di assegnazione e valutazione di impatto ambientale.
A questo punto ritengo che a noi cittadini di questo territorio non interessi più di chi è la colpa
Esiste un errore macroscopico commesso in merito al rispetto delle distanze dai siti sensibili che già nello studio originario condotto dallo Studio Associato Cincavalli nel 2015 non vengono considerate.
Lo stesso è stato stranamente tralasciato anche nel progetto della Gifin/GreenProject nel 2016, e stranamente non rilevato neppure dal responsabile di settore del Comune di Pulsano prima di trasmettere gli atti in regione e, infine, non se ne accorge neppure la commissione regionale presieduta dal Dirigente Scannicchio nel 2018 durante l’assegnazione provvisoria. Alla fine approda in giunta regionale nel 2019 con una approvazione sfalsata proprio da quella svista della commissione tecnica.
Persino quando la violazione è stata palesata al dirigente del Settore da parte delle organizzazioni popolari si è voluto far finta di niente. Perché? Per sprecare tempo, impegnare tecnici e uffici pubblici quando il sito risulta già non ideone?
Qualcuno dovrà risponderne probabilmente su queste “leggerezze”; che sia la Regione, il Comune, l’AGER o i singoli dirigenti/responsdabili francamente non è affar nostro. Certamente è affare nostro inchiodare tutti alle proprie responsabilità (ed in caso di non ravvedimento anche giuridiche visto che esiste già una folta casistica analoga discussa dal Consiglio di Stato e dal TAR) e difendere questo territorio dalle ingiustizie di chi pensa che la salute e la difesa dell’ambiente sia un elemento di secondo piano.
Così come non è affar nostro la fantomatica chiusura del “ciclo dei rifiuti” a spese di un solo territorio!!!
E’ risaputo che Pulsano è in pre-dissesto e qualcuno pensa di sfruttare questa DEBOLEZZA per farci inghiottire un impianto da 60.000 tonnellate con rifiuti provenienti da tutta la Puglia ma soprattutto da quei territori come Brindisi e Lecce che non solo danno (proprio loro) uno scarso contributo alla famosa chiusura del ciclo dei rifiuti, ma si sono tirati indietro proprio in questo stesso bando dalla loro responsabilità territoriale di gestione in casa dei rifiuti organici. Risultato: una carovana di TIR in viaggio da tutta la Puglia verso Pulsano. E’ questa la fantastica soluzione ambientale a cui ci vogliono sottoporre. E dovremmo anche stare zitti ed affogare (nei rifiuti)?
Il Sindaco di Pulsano, in particolare, ha una responsabilità in più, pesantissima:
NON STA DIFENDENDO I NOSTRI CITTADINI COME INVECE MI AUGURO SI ACCINGE A FARE (VISTE LE DICHIARAZIONI PUBBLICHE) IL SINDACO DI LEPORANO E DEGLI ALTRI TERRITORI, mostrando una assenza di amore ed affetto verso il proprio territorio.
Pulsano è disponibile alla pratica del compostaggio comunitario ma della sua parte organica e al massimo di qualche comune vicino ma non di certo essere vittima sacrificale di tutta una Regione. Agli altri il turismo, l’aria pulita, le belle spiagge, a noi la spazzatura. Esattamente come si è fatto da 50 anni.