Illustrissimo Signor Ministro, onorevole Luigi Di Maio
si apprende dagli organi di stampa che Ella ha costituito un Tavolo Istituzionale per la progettazione della riconversione industriale di Taranto.
L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto, ente pubblico non economico, che mi onoro di rappresentare sin dall’insediamento dell’attuale Consiglio, avvenuto il 10 luglio 2017, ha espresso la volontà di essere parte attiva del territorio, quindi strumento di partecipazione rivolto alla crescita della comunità.
Tra gli esempi di questa tangibile vicinanza, il documento “donato” all’Amministrazione Comunale di Taranto attraverso il quale il nostro Ente ha espresso una serie di osservazioni, nell’estate del 2017, relative alle prescrizioni di cui all’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Il documento, consegnato in data 01 settembre 2017 al sindaco di Taranto, è stato integralmente allegato al dossier municipale inviato in quei giorni al Ministero competente.
La nostra attenzione alle criticità e alle potenzialità dell’area ionica ci ha portati anche fuori dal confine provinciale. Un esempio per tutti la nostra presenza attiva al Parlamento Europeo, gli scorsi 27 e 28 febbraio, in occasione della presentazione del progetto Tri.0 commissionato dall’europarlamentare Rosa D’Amato.
Le competenze degli ingegneri abbracciano, del resto, diversi settori che vanno dall’ambiente all’industria, dall’innovazione alla gestione del territorio.
Pertanto, in virtù della profonda conoscenza del territorio e delle problematiche tecniche e ambientali ad esso correlate, Illustrissimo Signor Ministro, Le chiedo con il rispetto istituzionale che caratterizza i rispettivi ruoli, di voler annoverare la presenza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto al suddetto tavolo per la progettazione della riconversione industriale di Taranto, nell’ottica di una collaborazione istituzionale qualificata e terza rispetto a logiche che non appartengono alla nostra professione.
Nel rinnovare la più ampia disponibilità dello scrivente e dell’intero Consiglio dell’Ordine, si confida in un Suo positivo riscontro e si porgono, Signor Ministro, i nostri ossequi.
Il presidente
Giovanni Patronelli