“La gatta frettolosa fece gattini ciechi”: è noto questo detto popolare sui rischi di voler fare cose importanti in gran fretta.
Evidentemente non lo conoscono il Sindaco Rinaldo Melucci e i suoi proconsoli nell’AMIU che stanno affrettandosi per far partire il piano per la raccolta differenziata in città, con tanto di conferenza stampa in pompa magna effettuata prima del via libera del Consiglio…
Perché tanta fretta? Forse sull’AMIU volteggia il fantasma di un Commissariamento?
Oggi in Consiglio comunale viene proposta la approvazione del Piano per la raccolta differenziata dei rifiuti, presentato dalla PMF, una società a responsabilità limitata semplificata. Un progetto che fa sorgere diversi interrogativi e, soprattutto, non dà alcuna certezza ai tarantini che alla fine non produca persino un aumento della TARI…
Tanti gli Interrogativi evidenziati dalla Consigliera comunale Floriana de Gennaro in un suo intervento in aula.
Nei quartieri Borgo e Città vecchia non è prevista la raccolta differenziata “porta a porta” come negli altri quartieri della città, ma con cassoni “ingegnerizzati” che utilizzano un sistema di aggancio brevettato dalla Nord Engineering; pertanto questi cassoni possono essere movimentati solo da automezzi provvisti di tale aggancio. Tale situazione di fatto farebbe operare questa società in regime di monopolio senza alcuna concorrenza e, soprattutto, prevede un investimento nel primo anno di 9 nove milioni di euro per l’acquisto degli automezzi e di “soli” 935.532 euro per l’acquisto di 393 cassoni ingegnerizzati!
Per quanto riguarda le “utenze non domestiche”, le frequenze di raccolta risultano assolutamente inadeguate: 3 giorni su sette per l’organico, 2 per il vetro, 1 per i cartoni, anche se è previsto un ipotetico potenziamento a richiesta dell’esercente (con ulteriori costi?), una situazione che impone alle aziende di creare dei magazzini interni con mille difficoltà per la gestione dei rifiuti fino al giorno della raccolta così come calendarizzata.
Ancora: nei condomini con più di 5 famiglie la raccolta così come progettata compromette inevitabilmente la possibilità di applicare realmente la tariffazione puntuale TARIP (TARI Precisione) “ad personam” in quanto i volumi ed eventualmente i pesi dei rifiuti conferiti verranno ripartiti tra i residenti senza poter tenere conto dell’effettiva minore o maggiore partecipazione al servizio di conferimento: un anziano solo sarà equiparato a una famiglia di sei persone!
Un progetto lacunoso che non guarda ad esempi virtuosi, come quello di Treviso che ha ampiamente superato la percentuale di raccolta differenziata del 70%, un risultato conseguito innanzitutto con una lunga campagna di comunicazione e informazione dei cittadini e con la chiusura totale delle discariche.
A Taranto invece non si sa ancora con che budget sarà realizzata la campagna di informazione a favore di dei cittadini, non è prevista l’esclusione delle discariche, peraltro l’organizzazione della raccolta prevede comunque una quantità consistente di indifferenziato, e non sono previsti investimenti comunali, né tanto meno incentivi o detassazioni, a favore dell’apertura nel nostro territorio di impianti di riciclo dei vari rifiuti per alimentare la cosiddetta “economia circolare”.
Sono solo alcuni dei numerosi interrogativi sollevati da Floriana de Gennaro in Consiglio comunale.
Il rischio è che la fretta del Sindaco Rinaldo Melucci riesca a trasformare i rifiuti da importante risorsa in un ulteriore onere per i tarantini, cittadini che vedono avvicinarsi minaccioso il fantasma di un aumento della TARI!