Il compostaggio della frazione organica è una parte fondamentale della gestione dei rifiuti domestici ed è strategico per la raccolta differenziata.
La Regione Puglia prevede la presenza di impianti di compostaggio, di strutture per il recupero di carta, vetro e plastica e di centri per il trattamento e lo smaltimento della parte indifferenziata quale frazione da ridurre.
Con l’ausilio degli impianti per il compostaggio, in parte già esistenti ed in parte da realizzare, la Regione punta ad aumentare la percentuale, e la qualità della raccolta differenziata e ad immettere sempre più materiali (plastica, carta, vetro e metalli), nel circuito dei consorzi per il riciclo ed il riutilizzo.
Questo consentirà di ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati, fino a rendere estremamente marginale il ricorso a discariche ed inceneritori.
E’ in quest’ottica che, dopo essere stato nominato assessore regionale allo sviluppo economico, ad Ottobre dell’anno scorso, ho dato il mio voto favorevole alla delibera di Giunta Regionle 209/’19 che è la presa d’atto dei verbali delle Commissioni tecniche di valutazione delle localizzazioni proposte e pervenute agli Uffici della Regione stessa.
E’ bene inoltre chiarire che, in vista della realizzazione dell’impiantistica, è stato emanato un bando affinchè i comuni manifestassero l’interesse ad accogliere nel proprio territorio gli impianti previsti, non potendo, come è giusto che sia, la Regione decidere autonomamente la loro localizzazione.
Fatta questa doverosa premessa per inquadrare il tema, affrontiamo il problema dell’impianto di compostaggio di Pulsano.
La decisione autonoma del Comune di Pulsano di candidare il proprio territorio ad ospitare l’impianto di compostaggio, si è inserita così all’interno del citato Piano Regionale dei rifiuti.
Una scelta che ribadiamo, era ed è di esclusiva competenza del Comune.
Una simile decisione comporta la necessità di porre massima attenzione ai vari criteri di localizzazione prima di definire gli iter autorizzativi.
Su alcuni di questi criteri nel corso degli ultimi mesi, sono emerse criticità e dubbi che ci paiono fondati.
Soprattutto, è da approfondire:
- la distanza dai centri abitati, che nel caso specifico, coinvolge oltre a Pulsano anche Leporano,
- la distanza dai siti sensibili, ad esempio gli asili e le scuole, di entrambi i comuni
- la presenza ravvicinatissima di zone di produzione agricola di pregio, la localizzazione individuata dal comune di Pulsano infatti è in un’area dove insistono molti terreni con produzione di uve da Primitivo DOC.
Questi elementi, in riferimento alla localizzazione del progetto in essere, sembrano incompatibili con quanto previsto dalle norme vigenti in tema di rispetto delle distanze e di tutela delle aree agricole di pregio.
Il rispetto delle prescrizioni contenute nel Piano dei rifiuti deve essere assoluto: non si può transigere.
Le distanze dai centri abitati e dai siti sensibili sono stabilite a tutela dei cittadini e della loro salute, e la realizzazione di un impianto simile, in violazione di queste prescrizioni, è, a nostro parere, inaccettabile.
Inoltre ciò avverrebbe in una provincia, come quella tarantina, che è già autosufficiente in tema di chiusura del ciclo di rifiuti e, andando ad incidere sul cosidetto “fattore di pressione”, già profondamente pregiudicata da fenomeni inquinanti di rilevante gravità.
Ritengo quindi necessario un ulteriore approfondimento con l’AGER e con tutti gli uffici regionali per verificare se la situazione reale del territorio sia compatibile con il superamento di queste criticità, visto che sia i medici di ISDE che le associazioni ambientaliste oltre a diversi amministratori locali dei Comuni di Grottaglie, San Giorgio, Lizzano, Faggiano e Leporano hanno espresso dubbi e in taluni casi richiesto il blocco della fase procedurale.
Penso che la valutazione delle questioni in discussione debba portare ad una riconsiderazione, da parte dell’Amministrazione comunale di Pulsano, della scelta di collocare l’impianto nell’area indicata all’interno del proprio territorio.
Questa scelta politica spetta in via esclusiva al Comune di Pulsano restando in capo alla Regione invece la competenza in ordine alla valutazione tecnica di conformità dell’impianto alle prescrizioni del Piano dei rifiuti e all’iter di valutazione d’impatto ambientale.
Vigileremo, per quanto ci compete, con la massima intransigenza, senza generare allarmismi, con l’unico intento del pieno rispetto della tutela del territorio e della salute delle popolazioni limitrofe.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia