Sospesa la seduta del consiglio comunale di ieri mattina a Palazzo di Città, dove alcuni genitori degli studenti delle scuole “Deledda” e “De Carolis”, hanno occupato in segno di protesta l’aula consiliare. La diffusione dei dati Arpa – secondo quanto riportato, infatti, emergerebbe un incremento della diossina pari a trenta volte il livello consentito – diramati in questi ultimi giorni, ha acceso gli animi e le preoccupazioni delle famiglie di 700 studenti che, in questi ultimi mesi hanno dovuto oltremodo subire il disagio di dover svolgere le lezioni in altre strutture scolastiche. Nei giorni scorsi, i genitori degli alunni hanno occupato l’istituto “Deledda”, ma senza ottenere la possibilità di un confronto con il sindaco Melucci.
L’ordinanza del sindaco del 2 marzo, che disponeva la chiusura dei due istituti scolastici situati nel quartiere Tamburi, a ridosso delle “collinette ecologiche” , poste sotto sequestro dalla Procura (l’articolo completo a questo link), ha reso complicata la vita di queste famiglie che hanno più volte espresso la necessità di confrontarsi con il primo cittadino, Rinaldo Melucci. La tensione ha raggiunto i massimi livelli nella giornata di ieri, quando stanchi di attendere risposte, alcuni dei genitori hanno simbolicamente occupato l’aula, rendendo di fatto impossibile lo svolgimento della seduta di consiglio. Ad intervenire, dopo alcune ore, gli agenti di polizia locale ed i carabinieri, che hanno fatto uscire i manifestanti, con non poche resistenze e rischiando che la situazione potesse degenerare. La seduta di consiglio si è poi spostata in un’altra aula, ma è stata sospesa per carenza di numero legale.
L’Amministrazione comunale ha condannato la protesta, definendo il comportamento un atto di inciviltà: ““Non tollereremo mai più questi atti incivili che nulla hanno a che fare con la legittima protesta democratica. Non tollereremo più l’interruzione di pubblico servizio in queste forme violente. Chi agita e strumentalizza le aspirazioni dei cittadini va ora punito severamente, Taranto è stanca di essere usata ed infangata a questa maniera, tutte le volte che accenna a rialzarsi e a ripartire con gli sforzi di tutti. Noi ci stiamo occupando seriamente dei bisogni del quartiere Tamburi, stiamo portando avanti tutti gli impegni assunti con le associazioni lo scorso mese di marzo, noi abbiamo sollecitato ed ottenuto per il giorno 26 giugno prossimo che si avvii una vera conferenza di servizi per affrontare la questione delle collinette ecologiche. Parleranno gli esperti, fino a quel giorno l’Amministrazione non ha altro da dichiarare, chi fa baccano oggi lo fa esclusivamente per bieche finalità politiche, non perché vuole davvero tutelare i cittadini.”
Di diverso avviso sono i consigliere Vincenzo Fornaro, Massimo Battista e Rita Corvace, che esprimono vicinanza rispetto alle preoccupazioni delle famiglie: “Volendo rimanere ancorati alla realtà, risulta chiaro che tutte le proteste sinora avvenute sulla questione scuole del quartiere Tamburi, sono figlie dell’esasperazione derivante dal silenzio dell’Amministrazione. Sempre per amor di verità, riteniamo utile far notare al sindaco che ostenta in ogni nota stampa gli “impegni assunti con le associazioni lo scorso mese di marzo”, che oggi a Palazzo di città, a sostenere la protesta dei genitori, c’erano anche i componenti di tali gruppi e associazioni a cui fa riferimento, come se avesse siglato unilateralmente un patto di non belligeranza con loro. Stando alla realtà dei fatti, occorrerebbero riflessioni ben diverse da quelle che abbiamo avuto modo di conoscere solo a mezzo stampa anche oggi. A proposito degli “impegni assunti con le associazioni lo scorso mese di marzo”, gradiremmo che il primo cittadino ci spiegasse cosa ne è stato dell’ultimatum per l’adozione “di provvedimenti costruiti sul principio di massima precauzione in difesa della salute dei cittadini e avverso una filiera produttiva ormai desueta ed intollerabile”, scaduto alle ore 12 di lunedì 8 aprile scorso.”
Lucio Lonoce, presidente del Consiglio comunale ha condannato fermamente la protesta, definendola un “atto antidemocratico di prepotenza”, alludendo inoltre ad una presunta “regia politica” che accenderebbe gli animi dei cittadini, probabilmente strumentalizzati: “E’ presumibile che, dietro questa forma protesta, ci sia una regia “politica” da parte di qualcuno che preferisce restare nell’ombra, cavalcando tuttavia l’emotività di persone che vogliono esprimere un disagio o una preoccupazione.”
Non è mancata, però, la risposta dei consiglieri di opposizione Vincenzo Fornaro, Massimo Battista e Rita Corvace che, nella stessa nota diramata ieri, hanno risposto alle accuse – condivise dal sindaco Melucci – “Ci pare grave e irrispettoso che il primo cittadino definisca strumentalizzati i genitori che protestano, come se non avessero capacità di ragionamento e totale libertà nel decidere delle proprie azioni. Chi protesta, legittimamente e per diritti sacrosanti, viene dipinto indirettamente come un burattino in mano a burattinai. Sarebbe opportuno rivolgere delle sentite scuse a queste persone.”
Intanto il sindaco Melucci ha annunciato l’intenzione di avviare uno screening sanitario gratuito ai bambini dei due istituti scolastici chiusi con ordinanza, mentre
il prefetto Antonella Bellomo ha accolto la richiesta di una conferenza di servizi in Prefettura, convocandola in data 26 giugno: all’ordine del giorno ci sarà la questione delle “collinette ecologiche” del quartiere Tamburi.