“Esprimiamo profondo cordoglio per la morte del valoroso Vigile del Fuoco che questa notte è rimasto Vittima del proprio dovere, mentre garantiva la sicurezza di tutti. E vogliamo manifestare la nostra vicinanza ai suoi Familiari, ai suoi amici, e ai suoi colleghi. Questo è un giorno terribile, di quelli che non dovrebbero mai arrivare, ma che purtroppo invece continuano ad accadere perché tanti sono quei Servitori dello Stato che danno tutto se stessi per il bene comune, lasciando in un solo momento orribile proprio come questo il Paese molto più povero”.
Queste le parole di Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), per la morte del Vigile del fuoco di 54 anni, di Fragagnano, in servizio al distaccamento di Grottaglie, morto la notte scorsa in un’esplosione avvenuta durante l’intervento per un camion in fiamme in una masseria nelle campagne tra San Giorgio Jonico e Pulsano, nel Tarantino.
“Eroi silenziosi – aggiunge Schio – così li chiamiamo sempre, anzitutto perché agiscono quotidianamente, lontano dai riflettori, con volontà indefessa, con coraggio e con dedizione totale, sapendo benissimo quali rischi comporta il loro lavoro, ma senza poter fare altrimenti perché spirito di servizio e senso del dovere sono i pilastri su cui fondano la loro esistenza. Ma eroi silenziosi, anche, perché hanno nomi che nessuno conosce, perché agiscono garantendo la sicurezza di tutti senza che la maggioranza delle persone neppure ci faccia caso, perché quando uno di loro muore c’è un titolo sul giornale per una giornata, ma purtroppo poi è ancora troppo poco ciò che si fa per onorarne la memoria, per stare accanto a chi resta orfano dell’affetto più caro, per supportare tutti gli altri che svolgono questo lavoro per pochi spiccioli e senza le necessarie garanzie. Antonio è uno di quegli eroi silenziosi – conclude Schio -, ma non è un eroe che resterà nel silenzio. Noi ne esalteremo sempre la memoria e lo indicheremo come straordinario esempio da seguire”.