“Attribuire alla misura del Reddito di Cittadinanza la responsabilità del calo delle domande dei lavoratori stagionali nei lidi balneari è un atteggiamento a dir poco ipocrita e di cattivo gusto. Anche solo pensarlo significa essere totalmente scollegati dal “mondo reale”, perché è più che evidente che non si conoscono le realtà di cui si sta parlando. Purtroppo tanti colleghi di maggioranza e opposizione pur di andare contro il M5S hanno fatto proprie queste affermazioni, invece di preoccuparsi delle condizioni di lavoro degli stagionali. Su questo bisognerebbe concentrarsi, chiedendo di potenziare i controlli nelle strutture”. Interviene così il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Galante sulle polemiche che si sono scatenate negli ultimi giorni partite da alcune dichiarazioni del sindaco di Gabicce Mare e riprese da esponenti politici di destra e sinistra.
“Siamo stufi di queste ipocrisie – prosegue Galante – come se davvero questi signori non siano a conoscenza della vera causa di questo fenomeno: le paghe da fame e le condizioni di lavoro al limite, senza tralasciare la forte presenza di lavoro non regolarizzato. Dovrebbero mettersi nei panni di questi ragazzi, spesso costretti a lavorare anche 12-14 ore consecutive, guadagnando pochi euro al giorno e spesso costretti anche a pagarsi vitto e alloggio. Circostanze che cancellano in un colpo solo la dignità di un lavoratore. E i sindacati di categoria? Da quanto si può facilmente evincere la risposta è una sola: non pervenuti. Durante l’ultima assemblea del consiglio regionale ho ascoltato interventi aberranti sull’argomento, pur non essendo lo stesso inserito o collegato ad alcun punto dell’ordine del giorno. Da nessuno di loro – continua il pentastellato – ho sentito parlare di dignità dei lavoratori, lavoro nero, e soprattutto della totale assenza della Regione Puglia in materia turistica. Una mancanza che potrebbe costarci caro in tema di presenze dei turisti, dato che le stime ad oggi non sono certo incoraggianti, ma a tutti va bene così: l’importante è sparare a zero e sostenere chi negli ultimi anni ha legittimato quella situazione di vero e proprio sfruttamento umano con le sue politiche di lavoro scellerate. Se il Reddito di Cittadinanza serve a restituire dignità ai lavoratori e a contrastare il lavoro nero – conclude il consigliere – siamo ben felici di poter raggiungere tali obiettivi fondamentali”.