Non c’è alcun dubbio, i tre giorni del Medimex di quest’anno hanno dimostrato che Taranto e i tarantini sono pronti ad accogliere ed abbracciare eventi di questa portata non solo senza soffrirne le oggettive difficoltà, ma, addirittura, sfruttandone al meglio le potenzialità.
La città ha saputo dedicarsi completamente al grande evento, con il coinvolgimento, sin dal primo momento, delle associazioni di categoria, che hanno brandizzato locali e attività commerciali trasformando Taranto, per una settimana, nel centro della musica mondiale.
Una città finalmente consapevole del fatto che, se si vuole far crescere il turismo e riempire di turisti le strade e i locali, è necessario prima di tutto mettersi nelle condizioni di farlo, preparare il contenitore prima ancora che i contenuti.
E siamo sulla buona strada, perché tutto ha funzionato come meglio non avrebbe potuto complice la Regione Puglia – e in particolare Puglia Sound, Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Promozione – per la parte organizzativa e artistica da una parte, e l’amministrazione comunale per l’accoglienza e la gestione della viabilità e dei servizi, dall’altra.
Realtà fondamentali del territorio come Università e Museo MarTa hanno collaborato attivamente alla riuscita della manifestazione, dimostrando ancora una volta che solo dalle collaborazioni possono nascere le grandi cose.
È doveroso ringraziare la Regione Puglia per aver scelto Taranto, gli uffici comunali che per mesi hanno lavorato per l’organizzazione dei servizi, le forze dell’ordine che non si sono mai risparmiate per far sì che tutto procedesse senza intoppi e, più di chiunque altro, i cittadini di Taranto, che si sono dimostrati pienamente consapevoli della ricaduta che eventi di questo spessore sono in grado di avere sul nostro territorio.
Gli eventi si sono succeduti per tutte e tre le giornate snodandosi tra Villa Peripato, Università, Museo, Conservatorio Paisiello e Rotonda del Lungomare, un vero e proprio spettacolo itinerante che ha riempito le strade di musica e di turisti. Strutture ricettive in overbooking, con un incremento di oltre il 50% rispetto al precedente weekend festivo. Locali stracolmi fino a notte fonda e negozi pieni di clienti, così come riferitoci da Confcommercio, perché i numeri parlano chiaro: circa il 70% di coloro che hanno acquistato i tickets per i concerti provenivano da altre città. Sul palco allestito per l’occasione nella Villa Peripato si giungeva attraversando un mercatino dedicato alla musica nel quale si respirava l’indissolubile legame tra le sonorità moderne e quelle che hanno fatto la storia, con vinili e musicassette accanto a maglie dei più moderni gruppi rock. Sul palco, intanto, si alternavano artisti del calibro di James Senese e Napoli Centrale, Asian Dub Foundation, Nabil Bey, Erica Mou, Giò Sada. Ma non prima di essere passati dall’Università, dove si svolgevano gli incontri d’autore con Piero Pelù, Motta e Patti Smith, senza dimenticare la mostra su Woodstock e Hendrix inaugurata da Baron Wolman, lo storico fotografo di quel memorabile evento. E poi workshop e lezioni di musica con insegnanti di livello assoluto, come il Maestro Beppe Vessicchio. Il tutto si concludeva con i concerti del palco centrale, quello della Rotonda del Lungomare, sul quale, nelle tre serate, si esibivano artisti internazionali come Editors, Cigarettes after sex, Liam Gallagher e, per concludere, Patti Smith, la “sacerdotessa” del rock che ha entusiasmato Taranto ma che da Taranto e dai tarantini è rimasta estasiata.
Ha passeggiato sulla riva del nostro meraviglioso mare, ha mangiato le nostre cozze e goduto del nostro sole. In un incontro con i suoi fans all’Università di Taranto, ha raccontato di essersi innamorata della città, della sua bellezza unica dice ha deciso di fermarsi con il suo staff per altri giorni.
I numeri non sono ancora ufficiali, ma si parla di più di 20.000 persone che hanno assistito ai concerti della Rotonda, ma il dato più rilevante è quello che riguarda gli arrivi in città, stimati nell’ordine della circa 80.000 unità, soprattutto se si considera che i concerti gratuiti della Villa Peripato si svolgevano in contemporanea con i principali ed erano stracolmi di gente, mentre in tanti preferivano passeggiare per la città godendo della nuova aria che si respirava ovunque.
Grande impatto anche su palazzi storici e musei, che hanno visto, in questi giorni, un importante aumento delle visite.
Fondamentale è stata, inoltre, la risonanza sui social, con 2.608.571 persone raggiunte su Facebook, Instagram e Twitter. Una vera e propria cartolina della città, rappresentata con indosso il suo vestito migliore.
Ma la notizia più bella, attesa e confermata, è che il Medimex sarà a Taranto anche il prossimo anno per la sua terza edizione, e vedrà il coinvolgimento di Brindisi.
Ringrazio la Regione per aver scelto Taranto come sede di questo importantissimo evento per il secondo anno consecutivo e per averla confermata per il prossimo. Questo ci fa ben sperare, perché è nostra ferma intenzione partire anche da questo per organizzare eventi anche unici ed esclusivi nella nostra città che portino alto il nome di Taranto e veicolino il brand su tutto il territorio nazionale e non solo. Non a caso, il Sindaco Melucci sta lavorando per portare a Taranto eventi internazionali come i Giochi del Mediterraneo e dell’Ocean Race. Questa città sta cambiando non ci sono più dubbi, e questo lo dimostrano i tanti attestati di stima che, da più parti, stano arrivando alla nostra città e alla nostra amministrazione. In occasione del Medimex gli addetti ai lavori si sono complimentati per aver trovato una città meravigliosa e così ben organizzata.
Se ci avessero detto che Patti Smith, la ‘sacerdotessa del rock’, un giorno avrebbe cantato sul palco della Rotonda del Lungomare di Taranto indossando la maglietta della Birra Raffo con tanto di stemma del Taranto urlando “My team”, nessuno di noi ci avrebbe creduto, e invece è successo. È successo perché Taranto ha accolto lei e tutti gli altri artisti come solo noi tarantini sappiamo fare. Taranto ha accolto il Medimex e le migliaia di persone giunte da tutta Italia. Taranto sta rinascendo e non permetteremo a qualcuno di fermarci, lo dobbiamo a chi in questa città ha sempre creduto e, probabilmente, ancora di più a chi aveva perso le speranze. Finalmente si comincia a parlare di Taranto per la sua bellezza. Continueremo su questa strada.
Fabiano Marti
Assessore alla cultura e allo sport