“Il governo Lega-M5S e questa maggioranza si sono schierati contro la decarbonizzazione, sbagliando clamorosamente sia in Italia che in Europa. La scelta del presidente del consiglio Conte, che lo scorso 22 marzo in Europa, non si è schierato a favore dei Paesi che chiedevano certezze sulla decarbonizzazione almeno al 2050 (Francia, Spagna, Portogallo, i Paesi Bassi e i Paesi del nord Europa), è stata per noi una gravissima pugnalata. L’Italia, con questo governo a trazione leghista alla fine si è consegnata ai Paesi che continuano a difendere gli interessi di chi produce e inquina con il carbone come Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e tanti altri. Il PD di oggi rappresenta in Italia l’unico movimento politico di massa che si batte per lo sviluppo sostenibile, per l’economia circolare e con una nuova anima ambientalista. L’ambiente è un punto fermo del Partito Democratico venuto fuori dal congresso e sull’uscita dal carbone siamo compatti nel sostenere la necessità di un voto italiano chiaro su una data condivisa. Chiediamo al governo un atto concreto: facciano proprio il documento prodotto dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) in modo da intraprendere, senza perdite di tempo, un percorso condiviso con imprese, mondo del lavoro e organizzazioni ambientaliste sulla transizione energetica corredata da risorse certe. Il PD incalzerà ogni giorno il governo su questi temi”. Così Francesco Boccia, deputato e economista PD, primo firmatario dell’emendamento sulla decarbonizzazione respinto in Parlamento da Lega e M5S, oggi a Taranto nel corso di una conferenza stampa con il Presidente della regione Emiliano su decarbonizzazione e cassa integrazione Ilva.