Il centro storico di Massafra dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, per la sua storia, la sua vastità e la bellezza architettonica, ma stenta a decollare sebbene il succedersi delle diverse amministrazioni.
Nonostante i programmi elettorali, anche dello stesso Sindaco Quarto, a Massafra continua a mancare un piano strategico condiviso per il recupero, la rigenerazione e la valorizzazione del nostro centro storico, un’idea-progetto che dia una visione di insieme, che preveda azioni strategiche per consentirgli di diventare definitivamente un punto di riferimento per la collettività e per i flussi turistici del territorio in continua crescita, a beneficio dell’economia e delle politiche occupazionali della città.
Come recuperare il patrimonio architettonico del centro storico? Quale futuro per la viabilità? Come favorire e sviluppare il sistema del commercio?
Sono tutti interrogativi che ad oggi non trovano ancora risposte concrete.
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, l’Amministrazione guidata dal sindaco Quarto ha deliberato la partecipazione dell’ente all’asta giudiziaria per l’acquisizione dell’area prospiciente all’ex Convento di S.Agostino, ritenendola strategica nell’ambito del Centro Storico, con l’obiettivo di riqualificare, rifunzionalizzare e rivitalizzare quell’area e valorizzare il notevole patrimonio storico-culturale presente.
Questo intervento, seppur lodevole, è una iniziativa ancora troppo timida, isolata e assolutamente non esaustiva della questione del rilancio e recupero del centro storico.
La mancanza di progettualità si evidenzia facendosi un giro nei pressi di Piazza Garibaldi, dove, pochi mesi fa, un evento atmosferico ha danneggiato sia il Municipio che la chiesa di San Benedetto, con importanti cedimenti strutturali. La vetustà e l’incuria hanno fatto il resto.
Oggi, per garantirne la pubblica sicurezza, le strutture sono state transennate e una condizione temporanea è diventata permanente, visto che l’Amministrazione non ha messo in campo nessun atto concreto per risolvere il problema dimostrando anche scarsa attitudine ad intercettare finanziamenti regionali ed europei disponibili.
Con l’arrivo della bella stagione e quindi con l’aumento dei turisti, non osiamo immaginare la “bella cartolina” che si troveranno davanti alla vista del nostro patrimonio architettonico transennato.
Encomiabile è l’abnegazione e la passione di comitati di cittadini che volontariamente e quotidianamente si dedicano alla cura e al decoro del centro storico, ma questo sforzo rischia di risultare vano se non si mette seriamente in campo una strategia d’insieme.
Ad oggi registriamo anche la completa assenza di politiche di ripopolamento e di recupero abitativo. La parte storica della città rimane sempre più abbandonata a se stessa e si continua ad autorizzare la cementificazione di nuove aree.
Con l’avvicinarsi della scadenza del mandato elettorale, serve subito uno scatto di orgoglio e di dignità per cambiare immediatamente la rotta intrapresa.
Il Partito Democratico è disponibile sin da subito a mettere a disposizione della città le proprie risorse politiche ed istituzionali per redigere quello che noi chiamiamo “Progetto Bellezza”: un piano strategico straordinario di rigenerazione e di recupero del centro storico.
Interventi sul decoro urbano, sul verde, sugli spazi di relazione, sulla valorizzazione degli edifici e degli spazi di pregio, perché crediamo che vivere in luoghi gradevoli, confortevoli, belli, abbia
influenza decisiva sul benessere e sulla salute dei cittadini. Perché la bellezza attrae e, soprattutto, invita a tornare. Perché il ritorno ai centri storici e allo sfruttamento del valore aggiunto che la storia intrinsecamente conferisce, crea un nuovo volano di sviluppo turistico ed economico della città.
Il Segretario
Domenico Lasigna