“Per quanto ritengo meritevole l’obbiettivo di qualsiasi Amministrazione Comunale di garantire la sicurezza e il controllo del traffico veicolare sul territorio nelle zone ove si riscontra un maggiore indice di pericolosità per la pubblica incolumità, a causa della velocità degli autoveicoli, ritengo la situazione che si è creata dannosa per la collettività specie dopo la rimozione dell’autovelox in questione”.
E’ un fiume in piena il consigliere Angelo Di Lena, contattato in questi giorni da decine di cittadini della provincia colpiti dalle multe dell’autovelox rimosso. E lo ribadisce:
“Sono stato contattato da numerosi automobilisti e sento di dover farmi portavoce delle istanze di tanti che si trovano a vivere questa situazione paradossale di ricevere multe da un autovelox ormai non più esistente.
Faccio presente che il controllo della velocità attraverso le apposite apparecchiature autovelox è stabilito sulla base di alcuni indici di pericolosità che a quanto pare non c’erano vista la rimozione del dispositivo elettronico. Ora poichè in questo sito nulla è cambiato sul territorio tranne la rimozione dell’autovelox stesso è evidente che questa pericolosità non sussisteva e che l’autovelox di fatto si è rivelato inutile.
Non condivido pertanto queste scelte politiche di far arrivare le multe comunque, andando a vessare il cittadino.
Il problema come ho detto sempre è a monte perché i soldi per il noleggio delle apparecchiature di autovelox potevano e dovevano essere impegnati in modo completamente diverso, per esempio nella ristrutturazione delle strade, nelle rotatorie, nella segnaletica.
Non si può pensare di risolvere il problema della sicurezza solo con i dispositivi di rilevamento e la loro rimozione postume ne è stata la conferma.
Mi auguro che il Sindaco e tutte le forze politiche di Faggiano , con le quale intendo dialogare, tengano conto delle mie parole e orientino le scelte politiche future della giunta verso soluzioni più idonee alle esigenze del paese, interrompendo l’invio di queste multe che di fatto si è rivelato un boomerang, visto i numerosi ricorsi persi dal comune.
La sicurezza è una battaglia che va combattuta, ma non con le multe”.