Nei giorni scorsi l’on. Rosalba De Giorgi ha visitato il Reparto di Neonatologia-Terapia Intensiva dell’ospedale “Ss. Annunziata” e, nel corso di un colloquio con il Dirigente dott. Oronzo Forleo, ha avuto modo di prendere in esame i problemi che affliggono la struttura. Fra le questioni urgenti da risolvere spicca quella relativa alla mancanza di pediatri, che nel giro di alcuni anni sono passati da 17 a 7 unità. Un numero la cui insufficienza è stata evidenziata dallo stesso dott. Forleo (secondo questi, ne servirebbero almeno 14). Ma non basta. La situazione è resa ancor più critica dal fatto che gli altri due “punti nascita” della provincia (Castellaneta e Martina Franca) da tempo sono alle prese con analoghe difficoltà che li costringono ad operare in affanno. Preso atto di ciò che è emerso, nella giornata di ieri l’on. De Giorgi ha illustrato alla Camera quanto da lei appreso riservandosi di formulare in tempi brevissimi un’interrogazione al Ministro della Salute, on. Giulia Grillo, con l’obiettivo di verificare se vi sono margini per adottare iniziative finalizzate al superamento del problema descritto.
Signor Presidente,
Onorevoli Colleghi,
E’ riconosciuta come una delle eccellenze della Sanità locale grazie all’impegno e alla competenza di personale medico ed infermieristico a cui va anche il merito di riuscire ad ottimizzare le poche risorse a disposizione. Sto parlando del Reparto di “Neonatologia-Terapia Intensiva” dell’ospedale “Ss. Annunziata” di Taranto. Un Reparto che mi permetto di definire un “modello” di efficienza soprattutto dopo aver potuto constatare che il più delle volte è costretto ad operare in condizioni di emergenza. Il tutto a causa di un numero insufficiente di pediatri.
Sembrerà strano che il secondo “punto nascita” della Puglia possa lamentare la mancanza di specialisti, eppure è quanto sta accadendo da alcuni anni. A seguito della visita che ho effettuato la scorsa settimana nel nosocomio tarantino, ho appreso che quel Reparto, sulla cui importanza è inutile che spenda parole, può contare solo su 7 pediatri quando, invece, ne servirebbe almeno il doppio. In altre parole, i medici che prestano servizio sono costretti a turnazioni tutt’altro che agevoli con le intuibili conseguenze che una simile situazione può comportare. La necessità di incrementare il numero dei pediatri al fine di evitare che le emergenze diventino la regola si rivela ineludibile, soprattutto se si pensa che gli altri due “punti nascita” della provincia (segnatamente, quelli di Castellaneta e di Martina Franca) non se la passano meglio. Anzi. Il primo rischia di chiudere da un momento all’altro per motivi legati alla carenza di organico; il secondo, invece, arranca.
Probabilmente, il problema della mancanza di personale medico per questi delicatissimi Reparti potrebbe essere superato senza attendere l’espletamento di concorsi per la specializzazione in Pediatria, magari attraverso un percorso formativo che verrebbe svolto “in loco”, all’interno degli ospedali interessati. Secondo gli addetti ai lavori, si tratterebbe di una soluzione ottimale di cui beneficerebbe in modo tangibile anche l’utenza. E secondo noi? Penso che una riflessione sull’argomento cominci a diventare necessaria.