Il Commissariato Borgo e la Guardia Costiera di Taranto hanno denunciato il gestore di una pescheria del Borgo Antico per aver destinato al commercio prodotti pericolosi per la salute pubblica e per aver detenuto in cattivo stato di conservazione alimenti destinati al consumo ed hanno notificato il decreto di sequestro preventivo dei locali e della merce ivi presente (P.M. dr.ssa Castiglia – G.I.P. dr. Giuseppe Tommasino).
In particolare, durante mirati servizi finalizzati alla verifica del rispetto della normativa sulla commercializzazione e tracciabilità del prodotto ittico, gli operatori del Commissariato e della Guardia Costiera hanno effettuato un controllo congiunto presso due locali adiacenti, l’uno adibito a pescheria e l’altro a magazzino, riconducibili alla stessa persona.
Sono apparse immediatamente evidenti le pessime condizioni di manutenzione ed igiene in cui versavano i locali, così come confermato anche dal personale A.S.L. intervenuto nel corso del controllo, con liquami a terra, intonaci distaccati, evidenti punti di ruggine e rumenta sparsa.
All’interno di una cella frigo disalimentata dalla corrente elettrica e quindi non refrigerata, pervasa da cattivo odore ed in pessimo stato di conservazione, è stata rinvenuta un’ingente quantità di pesce fresco congelato non idoneo al commercio, e precisamente 13 casse di pesce di varie specie e 51 casse di neonata di sarda (c.d. Bianchetto), prodotto non commerciabile, trattandosi di novellame.
Si è quindi proceduto al sequestro del prodotto ittico, del pozzetto congelatore e della bilancia elettronica in uso.
Alla base del decreto di sequestro preventivo vi è la considerazione che l’attività commerciale non solo sia da ritenersi del tutto abusiva ma si svolga anche in spregio ad ogni norma sanitaria ed ai dettami dell’igiene, essendo immesso sul mercato prodotto potenzialmente nocivo per la salute umana stanti le forti carenze degli immobili sotto il profilo igienico-sanitario.