Apprendo dai social che, grazie alla nota inviata dal Consigliere Italo Sgobio, viene rinviato il consiglio comunale previsto per 24.05.2019, in violazione all’art. 6 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale del comune di Montemesola.
L’articolo 6 regola le modalità per la convocazione del consiglio comunale: “la convocazione deve avvenire con avvisi scritti da far consegnare dal messo comunale, che deve lasciare apposita attestazione, al domicilio dei consiglieri cinque giorni prima di quello fissato per le sessioni ordinarie (come nel caso specifico). L’inosservanza della norma rende nulla la seduta. Tuttavia l’invalidità deve ritenersi sanata qualora il Consigliere interessato sia presente alla seduta e dichiari di non opporsi alla trattazione degli argomenti all’ordine del giorno.
Il Consigliere Sgobio dichiara che l’amministrazione, a seguito della nostra decisione di rinviare il consiglio comunale, “colleziona disastri”. Vi spiego il “disastro” (secondo lui): giorno 17.05 convochiamo il Consiglio Comunale e giorno 18.05 la convocazione viene consegnata all’ufficio notifiche del comune di Lizzano (allego documenti contrassegnato dal numero 1), ove risiede il consigliere, per gli adempimenti consequenziali, come previsto dal regolamento. Lo stesso giorno il personale dell’ufficio Polizia Locale, del Comune di Lizzano, si reca al domicilio del Consigliere, nelle ore pomeridiane ma non era reperibile (allegato contrassegnato dal numero 2). In data 20.05., sempre la polizia locale di Lizzano, notifica la convocazione (allegato numero 3), pertanto non si rispettano i 5 giorni previsti dal regolamento. Un consigliere responsabile, attento, che ama il proprio paese, che vive nel proprio paese, che sta costantemente a contatto con i cittadini del proprio paese, non fa RINVIARE un consiglio comunale solo per il gusto di apparire il detentore della verità assoluta, tra l’altro non supportata da fatti concreti. Lo stesso articolo 6 del regolamento consentiva al Consigliere di presentarsi in consiglio comunale e sanare “il disastro”, sempre a parer suo. In Consiglio avrebbe potuto far valere le sue “posizioni politiche” rispetto all’ordine del giorno. Invece, grazie al suo atteggiamento, non fa altro che, creare disagi agli uffici comunali, già oberati di lavoro e sotto organico (a tal proposito vorrei specificare che neanche per un attimo abbiamo pensato di giudicare l’operato dei dipendenti comunali, per lì inconveniente verificatosi). Mentre, a noi amministratori, il suo “modus operandi” non ci scalfisce minimamente, convinti che tutto quello che abbiamo fatto in questi 9 anni è sotto gli occhi di tutti. Ed ancora, aggiunge che “la nostra presunzione ci porta a considerare i cittadini pecoroni”. Forse è il caso di pensare che ha considerare pecoroni i cittadini sia proprio lui? Avrebbe potuto far risparmiare soldi e tempo al Comune di Montemesola e Lizzano, sanando con la presenza in consiglio, invece ha preferito contribuire ai costi aggiuntivi, seppur minimi, per gestire la nuova convocazione del Consiglio Comunale.
Il consigliere Sgobio conclude commentando la candidatura dell’On. Lorenzo Cesa (UDC) al Parlamento Europeo, nelle fila di Forza Italia (PPE). Premesso che l’On. Cesa ha più volte dichiarato che non ha cambiato casacca e che le varie anime centriste, in Italia, all’interno del Partito Popolare Europeo (PPE) hanno scelto di candidarsi sotto un unico simbolo, quello di Forza Italia. Fatta questa doverosa premessa, vorrei ricordare al Consigliere che, personalmente non ho mai cambiato casacca al contrario, lui, se ben ricordo, è stato accanito sostenitore della sezione PDCI di Montemesola, e, sempre se non ricordo male è stato anche candidato con i comunisti italiani a Montemesola e dopo diverse “giravolte”, è giunto alla candidatura a Sindaco con Forza Italia, sempre a Montemesola. Infatti i cittadini, alle amministrative del 2015, resero giustizia con una sonora sconfitta della sua lista. La scelta di continuare a sostenere l’On. Lorenzo Cesa è sinonimo di rispetto verso i cittadini perché i rapporti umani, la coerenza politica, l’onesta intellettuale, i rapporti basati sulla collaborazione non sono qualità che si acquisiscono all’occorrenza per mera opportunità politica o altro, ma sono innate in ognuno di noi e se non fanno parte del nostro fare quotidiano non si possono inventare. I cittadini non dimenticano, quando, a seguito del crollo di parte della Torre dell’orologio del Comune di Montemesola, grazie all’intervento dell’On. Cesa, arrivarono, con provvedimento di somma urgenza, attraverso il Ministero di beni e delle attività culturali e alla Sopraintendena, i fondi per il ripristino dei danni subiti. Possiamo dire che il nostro piccolo e piacevole paese ha avuto l’attenzione dell’onorevole. Carissimo Consigliere, il sottoscritto non ha mai tentato di accasarsi a destra o a sinistra, resta un moderato di centro che gode della stima sia degli uomini di destra che di sinistra. Sono ancora Presidente dell’unione Montedoro, eletto grazie ai voti trasversali, svolgo il mio incarico “lavorando” solo per il bene dell’intera comunità, non tenendo conto dell’appartenenza politica ma solo delle esigenze di tutti, perché la politica è concretezza lì dove ad operare ci sono uomini concreti e responsabili che lavorano per il bene comune. Le richieste di rinvio dei consigli, gli esposti alla Procura, le diffide al Prefetto, i tentativi di mettere in difficoltà economica l’Ente ed altre azioni di bassissima levatura politica non ci appartengono.
Il Sindaco Vito Antonio Punzi