Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa da parte della USB che accusa Fim, Fiom e Uilm di tessere rapporti segreti con il management di Arcelor Mittal Italia, le scriventi OO.SS. respingono al mittente ogni illazione consumata nei propri confronti, riservandosi altresì di adire le vie legali.
È giunto il momento di dire basta ad una campagna denigratoria e priva di ogni fondamento. Come propria abitudine Fim, Fiom e Uilm – da sempre – hanno parlato dopo aver raccolto elementi veri: «La politica del populismo non ci appartiene».
Contrariamente a quanto affermato in uno di questi tavoli, Fim, Fiom e Uilm stanno approfondendo i contenuti delle graduatorie inviate da Arcelor Mittal e di cui molto si sta parlando in questi giorni, senza possedere elementi chiari ed inequivocabili sui criteri adottati dalla stessa AM Investco, nel selezionare le maestranze.
Motivo per cui Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto immediatamente un incontro chiarificatore all’azienda; confronto che si terrà nei prossimi giorni.
«Solo dopo aver chiarito con l’azienda ogni dubbio sorto in queste ultime ore (assunzioni in AM Investco e gestione della fabbrica) potremo pronunciarci sui percorsi da mettere in campo».
L’occasione, si spera, sia propizia anche per affrontare i temi legati al mondo dell’Appalto, con i lavoratori tutt’ora in ansia per il proprio destino.
Certamente, Fim, Fiom e Uilm, non staranno a guardare, segnalando ogni eventuale inadempienza riscontrata, tutelando realmente gli interessi dei lavoratori coinvolti.
Taranto, 24 maggio 2019