Il miracolo della politica consente ad esponenti del mare magnum dell’opposizione di esprimersi su “la qualunque”. Potrebbe sembrare il normale gioco delle parti, il normale corso che compie il dibattito politico. Ed invece a parlare (a sproposito) sono sempre i soliti noti, i signori della bufera.
Mi era apparso alquanto strano che l’unica nota stampa firmata anche dal consigliere Battista nelle ultime settimane fosse quella relativa al riconoscimento del lavoro svolto dall’Amministrazione Melucci sui bagni pubblici. Pensavo ingenuamente che quel riconoscimento potesse essere foriero di un cambio di passo nella dialettica politica, per il bene della città, come insegna la buona politica. Quell’encomiabile avvicinamento che ho apprezzato in altri consiglieri che hanno preferito tornare a riconoscere il programma elettorale quale strada maestra. Scegliere la strada della costruzione ed abbandonare quella della distruzione, insomma.
Non riusciamo ad abituarci a questo livello di politica, dell’opposizione puramente strumentale e strumentalizzata. Soprattutto se proviene da consiglieri come Battista e Corvace che forse hanno dimenticato da dove provengono e grazie a chi sono stati eletti. Nulla hanno appreso dallo stile tenuto dal consigliere Nevoli che ha lasciato il consiglio comunale quando non si è più riconosciuto nella condotta del movimento grazie al quale era stato eletto. Battista avendo approfittato di una lista 5 stelle per farsi eleggere può dare poche lezioni e, soprattutto, non sapendo che vuol dire amministrare, alla fine si limita a criticare genericamente. Mi auguro che la consigliera Corvace possa smarcarsi presto ed assumere condotte lontane da quell’approccio aggressivo che a nulla giova ma serve solo a fare scena.
Leggo la nota dei due consiglieri e non riesco ad immaginare la consigliera Corvace mentre pensa “come possiamo fare oggi per attirare un po’ l’attenzione?”
Faccia, produca, non si limiti a ripetere come un disco rotto frasi banali e scontate come “l’amministrazione deve andare a casa”, “in due anni non ha fatto nulla”, “sono la vecchia politica”, “usano la giunta per accordi politici” eccetera eccetera eccetera, facendo uno scarsissimo sforzo di fantasia.
Solo chi vuole il male della propria comunità può desiderare la caduta dell’Amministrazione comunale. Soprattutto quando la stessa è estremamente produttiva come quella attuale di Taranto.
Nel consigliere Battista riponevo molta fiducia, credevo di poter costruire con lui un rapporto fattivo ed efficace per il bene della città. Purtroppo, ho dovuto abbandonare le mie speranze.
Consigliera Corvace, almeno lei, non mi deluda.
Non segua quell’esempio, vada nelle direzioni, consulti l’albo pretorio, vada a conoscere da vicino il lavoro dell’Amministrazione. Si allontani dalla polemica costruita solo per ottenere visibilità.
Non è mio compito ricordare tutto quanto fatto dall’Amministrazione. E’ invece mio compito ricordare al libero e pensante che la sua aggressività comincia a non essere più attraente.
La politica non è fare continui comunicati improduttivi o mettersi a favore di telecamera per bacchettare il ministro che proviene dalla stessa compagine politica grazie alla quale si è stati eletti. L’applauso ottenuto sul momento solletica l’ego ma non produce alcun cambiamento. La politica è costruire per il bene della città, che tenta di rialzarsi ed ha bisogno del lavoro paziente da parte di tutti.
I cittadini devono recuperare fiducia nelle stituzioni e sono stanchi di leggere sempre e solo lamentele e bugie e la attualità politica e sociale mi sta dando ragione.
La prossima giunta sancirà la seconda fase politica di questa Amministrazione, buon gusto e onestà intellettuale vorrebbe la si giudicasse dopo averla vista al lavoro, non prima. Ma è evidente che in questo caso si aveva solo la necessità di un po’ di visibilità personale. Ancora una volta nulla di più distante da quello che è il bene della città.
Avvocato Francesca Viggiano