Sebbene non abbia ancora ricevuto nessuna investitura ufficiale dal partito che mi ha candidato alle scorse amministrative o firmato alcun decreto assessorile, sento il bisogno di fare chiarezza.
Il mio nome è apparso sui giornali perché il Partito Democratico ha deciso di adottare il metodo dello scorrimento per suggerire al Sindaco il sostituto di un Assessore uscente.
Un’opportunità che mi lusinga non poco avendo io deciso di candidarmi solo e soltanto perché avevo creduto nel candidato Rinaldo Melucci. Più volte in passato avevo detto no a candidature; la scorsa volta ho accettato perché mi ha convinto da subito l’uomo.
E ancora, un’opportunità che mi lusinga non poco perché mi consentirebbe di mettere a disposizione della mia comunità una esperienza fatta di volontariato e attività costante nel terzo settore. La mia storia e il mio impegno partono da lontano e devo dire non è stato piacevole essere stata citata sui giornali solo come “la cugina di”.
Siamo ancora evidentemente molti passi indietro nel riconoscere alle persone, e alle donne in particolare, un qualche merito autonomo, dobbiamo necessariamente essere affiliate a qualcuno. Pazienza, spero che mia figlia che ha studiato, si sta impegnando duramente, sta facendo sacrifici, non debba sentirsi considerare nel modo del lavoro solo perché figlia, cugina, moglie di qualcuno. A noi genitori e alle classi dirigenti il compito che questo atteggiamento cambi davvero.
Ma tornando alla attualità, ora, a bocce ferme, augurandomi siano date per scontate la mia autonomia e il mio background, voglio chiarire due cose.
La prima: so benissimo che un Assessore è una carica politica espressione del partito che ti ha candidato, ma so soprattutto essere una carica fiduciaria. O il Sindaco ha fiducia nell’Assessore che sceglie e questa fiducia rimane immutata nel tempo o l’esperienza ha vita breve.
La seconda: non voglio sottolineare l’ovvio, ma sebbene con poca esperienza politica alla spalle, so anche che l’Assessore entra in un esecutivo perché è espressione della maggioranza non perché cugina di qualcuno. E nello specifico il cugino cui molta stampa ha fatto riferimento ha dichiarato solo qualche giorno fa che il suo movimento politico, Idea Indipendente, è, da più di un anno e tuttora, non in maggioranza, ergo all’opposizione.
Detto questo non rinnego alcuna parentela, anzi. Ma le questioni personali e familiari rimangono fuori dal lavoro e da percorsi politici differenti.
Al Sindaco Melucci, qualunque sia la sua decisione, va la mia stima per la persona che è e per il lavoro che sta facendo per la città; il cambio di passo e la elevata qualità dei tanti provvedimenti e azioni amministrative messi in campo in soli due anni sono sotto gli occhi di tutti noi.
La città è in piena rinascita e io, con qualunque ruolo, pubblico o privato, continuerò a dare il mio contributo.
Deborah Cinquepalmi