«La frenata dell’acciaio non è solo italiana, è in tutta Europa e sicuramente in Europa c’è un rallentamento della domanda di acciaio. Questo è un ulteriore problema tra i tanti problemi che abbiamo».
Lo ha detto oggi a Taranto il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, poco prima di incontrare gli studenti dell’istituto tecnico Augusto Righi per parlare del suo ultimo libro “Contrordine compagni”. Bentivogli ha così commentato la riduzione di produzione di 3 milioni di tonnellate che Arcelor Mittal ha annunciato una settimana fa, riduzione che comporterà una fermata degli impianti in Spagna e Polonia. Per quanto riguarda il siderurgico di Taranto, dove la gestione Arcelor Mittal è subentrata da novembre all’amministrazione straordinaria Ilva, la nuova regia ha annunciato uno slittamento temporale dell’obiettivo 6 milioni di tonnellate di acciaio annue (quest’anno si rimarrà a 5 milioni di tonnellate) che però non comporterà alcun riflesso occupazionale.
«C’è la necessità di recuperare delle tempistiche per quel che riguarda l’ambientalizzazione – ha rilevato Bentivogli -, bisogna fare sul serio, bisogna controllare e verificare con oggettività di dati che le cose siano fatte sul serio, ma il piano bisogna fare in modo che sia rispettato e su questo di sicuro la congiuntura internazionale che c’é sulla domanda di acciaio non aiuta».
Circa i contenuti del suo nuovo libro “Contrordine compagni”, a margine dell’incontro di questa mattina a Taranto con gli studenti dell’istituto tecnico superiore Augusto Righi, Marco Bentivogli ha poi detto: «La tecnologia, se ben utilizzata, può essere un grande alleato per umanizzare il lavoro e per dare alle produzioni maggiore sostenibilità, maggiore efficacia, riportare tante produzioni nel nostro Paese».
Per Bentivogli, «serve una grande consapevolezza su quello che può comportare la tecnologia e momenti di incontro con gli studenti sono tra i più importanti».
«Col mio libro “Contrordine compagni” – ha proseguito Bentivogli riferendosi al titolo del suo libro che presenterà questa sera a Taranto e a Martina Franca – ho voluto scrivere un manuale di resistenza alla tecnofobia e spiegare che la tecnologia non è oggettiva e che le finalità di ogni oggetto tecnologico vengono assegnate da esseri umani. Quindi bisogna fare in modo che le persone che vogliono il bene comune siano dentro la progettazione delle tecnologie».