“Lo scorso 3 maggio 2019 ho rassegnato nelle mani del coordinatore regionale le mie dimissioni irrevocabili da segretario provinciale di “Puglia Popolare”, perché continuo a ritenere la politica un’attività nobile e non il mero presupposto per coltivare interessi personali.
Decidere di mantenere in piedi la Giunta Melucci, divenirne nei fatti la sua stampella, come fatto dal consigliere comunale e Presidente provinciale di “Puglia Popolare” Massimiliano Stellato, nel corso della votazione sul consuntivo di Bilancio svolta qualche giorno fa, s’iscrive in scelte personali che niente hanno a che vedere con la vita democratica di un organismo partitico degno di tale nome.
Con chi ha concordato tale posizione, il consigliere Stellato?
Dopo aver firmato dinanzi al notaio, nei mesi scorsi, per lo scioglimento del Consiglio comunale di Taranto, dopo gli appelli-video nei quali lo stesso auspicava l’interruzione anticipata della legislatura in corso e la sostituzione del sindaco Melucci con il commissario prefettizio, cos’è cambiato tanto da giustificare una virata a 360° nella considerazione complessiva sul governo di centro-sinistra a Palazzo di Città? Stellato, con la sua posizione, con il suo voto a favore, di fatto ha identificato “Puglia Popolare” come forza appartenente al campo progressista.
Per quanto mi riguarda, continuo a ritenere fallimentare l’esperienza della giunta Melucci nel governo del capoluogo jonico. Al tempo stesso, considero altresì penalizzante, per la città di Taranto e l’intera sua provincia, l’azione amministrativa della Regione guidata da Emiliano. Le politiche sanitarie, quelle ambientali e il recente Piano dei trasporti pubblici, più che aggiungere, penalizzano sempre più la nostra realtà territoriale. Compromettono oltremodo un’area territoriale già depressa, bisognosa di una nuova stagione d’investimenti, d’integrazione virtuosa e non di razionalizzazione della spesa.
A ciò va anche aggiunto che, poche settimane fa, in occasione del rinnovo del consiglio provinciale, sempre lo stesso Stellato, facendo mancare il proprio sostegno al candidato consigliere del nostro partito non ne ha permesso l’elezione.
Un partito è tale se decide collegialmente le scelte politiche da assumere, se promuove il confronto tra i suoi iscritti e la discussione all’interno del gruppo dirigente che ne rappresenta le istanze; in caso contrario, diviene uno strumento personale, un comitato elettorale e purtroppo – spesso – “affaristico”.
Auguro al senatore Cassano di raggiungere i risultati sperati.
Nella veste di coordinatore provinciale di “Puglia Popolare” ho rassegnato irrevocabilmente le mie dimissioni; colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici con i quali in questi mesi abbiamo tentato di riannodare i fili di un ragionamento che potesse traguardare risultati per le collettività. La politica è prima di tutto servizio verso gli altri. Questo mi è stato insegnato e questo vorrei continuare a fare”.
Taranto – Fragagnano, lì 10 maggio 2019
Michele Andrisano