La settima tappa del Cammino della Memoria, della Verità e della Giustizia, organizzato dal Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), è stata dedicata al Carabiniere Scelto Angelo Spagnulo, ucciso nel corso di una rapina, presso una stazione di servizio di Monteiasi, nel settembre 2005 all’età di 25 anni.
In un video, diffuso sulla pagina Facebook “Memorial Day Sap”, uno dei camminatori, ovvero il Segretario Nazionale Sabatino Romano, annuncia la dedica di questa settima tappa al Carabiniere Spagnulo, vittima del dovere che ha pagato con la vita un gesto di altruismo.
Il militare infatti, insignito di medaglia d’oro al valor civile (alla memoria), era libero dal servizio, in convalescenza per una frattura alla gamba, e si era recato presso una stazione di servizio di alcuni parenti, quando al suo interno hanno fatto irruzione tre malviventi armati di fucile. Il giovane, con coraggio, qualificatosi, si è frapposto fra un rapinatore e una donna. E’ stato attinto da un colpo in pieno volto e, dopo ore di agonia, a causa di un gravissimo trauma cranico, si è spento presso l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
Quest’anno il Sap ha deciso di dedicare ogni tappa ad una vittima del dovere. Il Cammino, giunto quest’anno alla quarta edizione, parte da Piazza San Pietro a Roma e giunge a Monte Sant’Angelo, in Puglia, sede del Santuario di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato. E’ un momento di riflessione e ricordo di quanti hanno sacrificato la propria vita per il Paese e per la collettività.
La partenza dello scorso 5 maggio in Piazza San Pietro a Roma, il Segretario Generale Stefano Paoloni l’ha dedicata ai poliziotti deceduti in servizio a gennaio di quest’anno, Angelo Gabriele Spadaro e Fabio Baratella, ricordando anche il Maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro, ucciso a Cagnano Varano (FG) lo scorso aprile. La seconda tappa è stata dedicata all’agente di polizia Francesco Pischedda, morto in servizio mentre inseguiva un ladro; la terza tappa al poliziotto della stradale Giuseppe Beolchi, deceduto in servizio a causa di un incidente stradale; la quarta tappa è stata dedicata al sostituto commissario Nicoletta Missiroli e l’agente Pietro Pezzi, morti a causa dello schianto della volante contro un albero; la quinta tappa è stata dedicata ad Aldo Moro e alla sua scorta, i carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci, e i poliziotti Giulio Rivera, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi. La sesta tappa è stata dedicata al poliziotto Roberto Mancini, morto a causa di un tumore contratto mentre conduceva le indagini per lo sversamento di rifiuti tossici e radioattivi nella Terra dei Fuochi.
Questa settima tappa, vede musa ispiratrice Angelo Spagnulo, esempio di coraggio, altruismo e grande senso del dovere.
Un commovente omaggio che merita di essere condiviso.
Averlo ricordato è importantissimo perché sacrifici come quello di Angelo, non devono mai essere dimenticati.