L’associazione “Centro Volontari della Sofferenza” fondata dal beato monsignor Luigi Novarese ha organizzato il pellegrinaggio delle “Reliquie stampelle” usate dal beato Luigi Novarese durante il lungo periodo di malattia che visse dal 1923 al 1931.
Anche Massafra, grazie all’interessamento di don Salvatore Di Trani, sarà tappa di questo pellegrinaggio mediante il quale i fedeli potranno raccogliersi in preghiera e toccare l’oggetto che ha accompagnato il beato nella sua malattia.
Nella diocesi di Castellaneta le reliquie saranno presenti il 13 ed il 14 maggio prossimi.
A Massafra saranno accolte il 14 maggio, per l’occasione è stata prevista la sosta delle preziosissime reliquie nella cappella dell’ex presidio ospedaliero “Matteo Pagliari” dalle 10 alle 16. Alle 16 si procederà al trasferimento nella chiesa parrocchiale di san Leopoldo Mandic dove alle 18 sarà recitato il santo rosario ed alle 18:30 sarà celebrata la santa messa. Dopo la solenne celebrazione eucaristica, le “reliquie stampelle” saranno consegnate alla diocesi di Taranto.
L’avvenimento è particolarmente atteso dalla città vista l’importanza del cammino di fede che rappresentano. A tal proposito, ricordiamo che il 17 maggio 1931 all’età di 17 anni il beato Luigi Novarese ottenne una guarigione miracolosa dalla malattia che gli causava terribili sofferenze. La grazia ricevuta avvenne per intercessione di santa Maria Ausiliatrice e di san Giovanni Bosco.
Luigi Novarese nasce il 29 luglio 1914 a Casale Monferrato in provincia di Alessandria. Quella di Novarese era una famiglia di agricoltori. Ultimo di nove figli, divenne orfano di padre quando aveva solo un anno e fu la madre, Teresa Sassone, a prendersi cura della famiglia.
Nel 1923, all’età di nove anni, in seguito ad una brutta caduta il piccolo Novarese contrasse una gravissima forma di tubercolosi ossea, malattia per la quale all’epoca non esisteva una cura. I medici lo consideravano inguaribile tanto da sostenere con certezza che quel ragazzo non ce l’avrebbe fatta. Con la prodigiosa guarigione dovettero però ricredersi. Nella Basilica di San Giovanni in Laterano il 17 dicembre 1938, il beato venne ordinato sacerdote dopo aver maturato la vocazione nel corso del lungo periodo di malattia ed essersi formato al seminario di Casale Monferrato (Al) ed all’Almo Collegio Capranica di Roma.
La vita di monsignor Novarese è stata profondamente segnata dai suoi trascorsi di ex malato. Subito dopo la guarigione, proprio per lenire le sofferenze degli ammalati, pensava di intraprendere la carriera di medico ma dopo la morte della mamma, nel 1935, decise che la sua strada era il sacerdozio. L’esperienza della malattia gli fece intraprendere un cammino spirituale capace di condurlo all’incontro con il Cristo risorto. Monsignor Novarese si è occupato di assistenza religiosa degli ammalati negli ospedali, di diversamente abili, di pastorale sanitaria, una vita intera spesa dunque al fianco di chi soffre.
Per Massafra l’arrivo delle “Reliquie stampelle” del beato Luigi Novarese sarà un’occasione preziosa per guardare alla malattia con gli occhi della fede ed aprire il cuore alla speranza.