Continua senza sosta la lotta
della Guardia di Finanza contro il gioco illegale: dal Piemonte alla
Sicilia, la Gdf è impegnata in un vortice di controlli e sequestri in tutte
quelle sale che non rispettano la vigente normativa italiana in materia di
gioco pubblico.
Tra le attività illecite
maggiormente controllate dalle forze dell’ordine, spiccano in prima linea i totem, tutti quegli apparecchi che
consentono di giocare su piattaforme che in Italia non hanno nessuna regolare
concessione da parte dello Stato. Un danno, questo, per l’Erario ma anche per
chi opera legalmente, e deve fare invece i conti con una concorrenza sleale che
non concede nulla. Pagano le conseguenze soprattutto i giocatori, perché nella
maggior parte dei casi i totem non rispettano alcuna direttiva di sicurezza, su
tutte quella del divieto ai minori.
Numeri pazzeschi di un fenomeno tristemente in espansione,
come confermato dal dossier della
Guardia di Finanza sul contrasto al gioco illegale-irregolare pubblicato
sul quotidiano Avvenire.
Per quel che riguarda i controlli amministrativi, dalle forze dell’ordine sono
state ispezionate circa 4.390 sale, le violazioni sono state 913 e le denunce
283. Sequestrati anche 1.263 punti illegali di raccolta scommesse, per un
totale di 534 totem segnalati. Questo per il solo 2018.
Nel 2019 le cose non sono cambiate ed anzi, se vogliamo, sono peggiorate. Come
riporta Giochi
di Slots, l’applicazione del Decreto
Dignità ha determinato ad inizio anno un calo netto dei volumi di spesa per
il gioco terrestre e online, una contrazione
della spesa legata alla confluenza
di denaro nelle casse del gioco illegale.
Alcune operazioni di controllo hanno portato all’evidenziazione di attività senza collegamento alla rete di controllo dei Monopoli. A fine marzo, per fare un esempio, il Comando Regionale Puglia della Guardia di Finanza ha approvato un piano straordinario di interventi per prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e delle scommesse clandestine: 63 sono state le apparecchiature sequestrate, tra totem, PC, attrezzature varie. 32 persone sono state verbalizzate. Ma non solo in Puglia, anche in Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata ed Abruzzo.
Ma il fenomeno non è proliferante solo al Sud, anzi, le
stesse forze dell’ordine, in Piemonte,
hanno evidenziato il fatto che in un modo ancora sconosciuto le nuove normative
sul distanziometro delle sale dai luoghi sensibili abbia favorito chi non
rispetta regole e leggi.
I totem, così, hanno avuto vita facile rispetto alle apparecchiature legate
alla rete dei Monopoli di Stato. A Maggio, per non farsi mancare niente, sono
partite le denunce dei Carabinieri in
provincia di Alessandria nei confronti di otto italiani accusati di associazione
a delinquere finalizzata alla frode informativa e alla truffa allo Stato. Dopo
numerose perquisizioni effettuate presso esercizi pubblici nei Comuni di
Mirabello, Alessandria, Spinetta, Sale, Tortona, Novi Ligure e Castello
d’Annone, sono stati sequestrati 15 apparecchi da gioco.