Il gip del tribunale ordinario di Taranto Rita Romano ha disposto la custodia cautelare in carcere dei due maggiorenni coinvolti nell’inchiesta sulle violenze e i soprusi ai danni del 66enne di Manduria Cosimo Antonio Stano morto il 23 aprile nell’ospedale cittadino e non ha concesso i domiciliari evidenziando che le famiglie dei due ragazzi hanno dato prova di incapacita’ a controllare ed educare i due giovani .
“La misura della custodia cautelare in carcere appare sostanzialmente adeguata alla gravita’ dei fatti avendo gli indagati dimostrato notevole inclinazione alla consumazione di reati totale inaffidabilita’ e completa assenza di freni inibitori” scrive il Gip nell’ordinanza.
Le accuse nei confronti del 19enne e del 22enne e di altri sei minorenni trasferiti questi ultimi in una struttura di detenzione di Bari sono di tortura sequestro di persona danneggiamento e violazione di domicilio tutti reati aggravati in particolare dalle lesioni riscontrate sul corpo della vittima. I giovani sono indagati anche per omicidio preterintenzionale. Sara’ l’esito degli esami autoptici a stabilire una eventuale connessione tra la morte e le lesioni riportate da Stano durante le aggressioni del branco degli ‘Orfanelli’ come si definivano in una chat di whatsapp. Oltre agli otto fermati ci sono altri sei indagati a piede libero