Di emergenza Xylella se ne parlerà domani, lunedì 29 aprile alle ore 19, presso la sala convegni.
L’incontro, organizzato dalla Federazione Coldiretti Taranto in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, servirà a fornire tutte le indicazioni necessarie per affrontare al meglio una problematica che sta interessando la Puglia da tempo e che vede parte del territorio di Mottola rientrare nella “zona cuscinetto”, nella quale è previsto l’obbligo di misure mirate al contenimento dell’epidemia tramite azioni di controllo e contrasto dell’insetto vettore, la cosiddetta “sputacchina”.
A seguito dei saluti iniziali, sono previsti gli interventi del professor Franco Nigro del Dipartimento di Scienze del suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari, di Giovanni Melcarne (presidente del Consorzio di Tutela Dop Terra D’Otranto), di Aldo Raffaele De Sario (direttore Federazioni Coldiretti Taranto – Brindisi) e di Alfonso Cavallo (presidente Federazione Coldiretti Taranto).
Verrà inoltre distribuito gratuitamente l’opuscolo “Emergenza fitosanitaria Xylella fastidiosa: Pratiche agricole per la lotta obbligatoria e il contenimento” (scaricabile al link https://bit.ly/2U4GB5R), con tutte le indicazioni relative alle buone pratiche agricole raccomandate e quelle obbligatorie per la gestione degli oliveti e del vettore.
La Xylella, infatti, è un minuscolo insetto che “avvelena” il legno dell’ulivo, provocando il disseccamento della pianta. Il batterio è arrivato in Puglia cinque anni fa, dall’America del Nord, precisamente dalla California, da piantagioni di caffè. La scienza non ha trovato il modo di sconfiggerlo, ma il modo per contenerlo e conviverci, preservando la possibilità di continuare la produzione di olio anche nelle zone colpite.
La possibilità che questo batterio possa infettare centinaia di specie vegetali, che si possa diffondere da pianta a pianta attraverso diversi insetti “vettori” già presenti in Europa e l’assenza di metodi o formulati curativi, rappresentano i principali punti critici. Criticità, queste, che concorrono a rendere particolarmente temibile l’insediamento di questo batterio e rafforzano la necessità o, meglio, l’urgenza di mettere in atto azioni di prevenzione, soprattutto nella nostra Regione al fine di rallentare la progressione e l’espansione delle aree interessate dalla presenza di infezioni di Xylella.
Ma necessita capire come agire, cosa fare perché la diffusione del batterio possa essere arginata, cosa ne pensa la Scienza, quali sono le novità introdotte da Regione e Governo per contrastare il vettore.