Il Movimento Civico Massa Critica Ionio è tornato a riunirsi per esaminare quanto emerso dal recente vertice convocato a Taranto dal Vicepresidente del Consiglio, Ministro Luigi Di Maio che ha presieduto il Tavolo permanente del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), presenti i ministri Costa, Lezzi, Grillo e Bonisoli.
Ciò che è stata presentata come “una vittoria dei tarantini” rappresenta una sostanziale continuità con il precedente Governo.
L’abolizione dell’immunità penale non trova riscontro oggettivo nel “decreto crescita” nella parte dedicata ad Ilva che conferma: “l’esclusione dalla responsabilità penale per l’attuazione del piano ambientale e limitata solo alle condotte legate all’attuazione dell’autorizzazione integrata ambientale. Restano penalmente rilevanti le condotte in violazione della tutela dei lavoratori della sicurezza e di norme ambientali”. Del tutto o quasi simile, a quanto c’era nel precedente Decreto. Cambiano i commissari quindi ma viene confermata l’immunità penale circoscritta al Piano ambientale e ai tempi previsti dall’Aia per mettere a norma ogni singolo impianto. Come del resto aveva sollecitato Arcelor Mittal rivendicando il rispetto di “regole concordate con il governo italiano”.
Appare in tutta la sua evidenza un allineamento del Governo alle pretese di Arcelor Mittal che non sembra voler distinguersi molto dalla precedente gestione degli impianti in quanto a rispetto della Città e della salute dei Tarantini.
Il Movimento Civico Massa Critica Ionio ritiene che anche i movimenti ambientalisti si muovano con sostanziale continuità protestando contro un governo in cui il M5S sta puntualmente ignorando gli impegni assunti in campagna elettorale per la chiusura dello stabilimento siderurgico. Di Maio su questo, con abituale disinvoltura, è venuto a Taranto a smentire i suoi precedenti impegni assunti con gli elettori unitamente ai candidati, oggi parlamentari, del M5s.
La dichiarata disponibilità di risorse economiche di un miliardo di euro è da riferirsi al Decreto-legge 1/2015, “Disposizioni urgenti per l’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della citta’ e dell’area di Taranto” e quindi anch’essa in perfetta continuità, come del resto rileva lo stesso Ministro Di Maio quando lamenta che “c’è oltre un miliardo di euro per Taranto che non si sta spendendo”. Ma i ritardi sono da attribuirsi alla scelta del Ministro allo Sviluppo Economico di convocare il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo dopo oltre un anno di dichiarata “riflessione”.
Tuttavia c’è da registrare una novità che riguarda la valutazione del danno sanitario.
Massa Critica Ionio si è battuta e continuerà a battersi per l’assunzione della verità scientifica, certificata e riconosciuta. Quella del dato validato e inconfutabile, che si ottiene tramite un processo di formazione ben definito di notevole complessità e che da sola può restituire fiducia e tranquillità ai tarantini
Il ministro Luigi Di Maio, ha espresso l’impegno assolutamente condivisibile a “rivedere il decreto interministeriale e finalmente istituire un nuovo sistema, una nuova valutazione di danno sanitario in funzione preventiva, la cosidetta Viias, “Non c’è bisogno di una norma, modificheremo un decreto interministeriale che verrà scritto dai ministri Grillo e Costa e così potremo creare quella valutazione integrata di impatto sanitario e ambientale che serve a riuscire a prevenire gli effetti di uno stabilimento di un sito industriale sui cittadini. Speriamo che anche questa non sia una vana promessa!
Massa Critica Ionio ritiene che spetti legittimamente al Sindaco Rinaldo Melucci il ruolo autorevole di difesa intransigente dei suoi concittadini che non scendono in piazza ma esprimono ugualmente preoccupazione per le loro sorti.
Movimento Civico Massa Critica Ionio
Taranto 27. 04. 2019