Oggi negli ospedali pugliesi vengono serviti pasti a dir poco mediocri, a volte freddi e scotti e soprattutto in stoviglie di plastica. Il futuro certamente non sarà più roseo.
Molte incognite si celano dietro la gara unica regionale voluta dal presidente Michele Emiliano.
La paura di servire ai degenti un pasto surgelato non è del tutto scongiurata in quanto le cucine interne che non avevano l’agibilità non sono state oggetto di nessun lavoro di adeguamento e messa a norma. Quindi tutto questo ci fa pensare che l’ipotesi dei centri cottura esterni non sia stata mai abbandonata. Viviamo in una terra baciata dal sole dove si coltivano prodotti d’eccellenza che variano dai cereali alla frutta e verdura e si ha il coraggio di parlare di cibi surgelati ?
Pensate, se i pasti fossero preparati in ospedale, oltre a servire pietanze più gustose e più nutrienti, potremmo azzerare i costi e addirittura guadagnarci centinaia di milioni di euro all’anno. Se un paziente mangia meglio, va a casa anzitempo e, visto che un posto letto costa mediamente 800 euro al giorno.
Da noi la scusa è assolutamente banale, pare che non si possa fare perché manca la volontà di internalizzare gli operatori che svolgono attualmente il servizio e che molte cucine ospedaliere non sono utilizzabili non avendo l’agibilità, ma com’è possibile? Vuol dire che dobbiamo dichiarare inagibili tutti gli ospedali che le contengono? La verità è, evidentemente, un’altra, si fa più business appaltare alle ditte esterne utilizzando centri cottura esterni e con l’utilizzo del cook and chill e il fresco caldo, della sostenibilità ambientale, della gradevolezza dei cibi e sul risparmio delle giornate di degenza, dei pazienti in corsia e dei lavoratori, a questa politica non gliene importa assolutamente nulla.
Il 27 marzo l’UE dice addio alla plastica monouso : dal 2021 saranno aboliti piatti, bicchieri e posate. Perché non giocare d’anticipo ? perché non utilizzare il sistema del Sant’Orsola di bologna ? abolendo il monouso ha già abbattuto i costi come? Facciamo un piccolo esempio : un piccolo ospedale da cento posti letto uno dei tanti della provincia pugliese calcolare quanta plastica da smaltire è semplicissimo.
Far bisogno giornaliero 600 piatti 200 tris di posate 200 bottigliette d’acqua in un mese i numeri cominciano ad essere importanti 18000 piatti, 6000 tris di posate e 6000 bottigliette ( tranne le bottigliette tutto il resto va in discarica ) e se aggiungiamo l’occorrente per la prima colazione i numeri aumentano. Già da diversi anni l’ospedale Sant’Orsola ha adottato il sistema delle cucine interne formando con cura il personale operante ma soprattutto il PLASTIC FREE, in collaborazione con l’università degli studi dell’alimentazione piatti gustosi e soprattutto genuini facendo accordi con i tanti produttori della zona ( il famoso KM 0 ) gestendo in proprio il personale e gli acquisti ha abbattuto i costi portandoli alla soglia delle 14 euro al giorno servendo pietanze gustose.
Mense Ospedaliere, imitiamo il modello Sant’Orsola, fa bene alla Salute e alle nostre tasche.
Il segretario circolo PD Giuseppe Di Vittorio
Michele Portacci