“Dedichiamo questa vittoria alla città di Taranto, affinché la stessa ritrovi un equilibrio tra ambiente, salute e lavoro. La dedichiamo anche a quei lavoratori che sono in cassa integrazione. E’ una vittoria del sindacato, dei singoli lavoratori, della Uilm di Taranto, del segretario e dei suoi delegati. Una vittoria senza sponsorizzazioni. La percentuale ottenuta è legata alle nostre forze e alla nostra esperienza. Una riconferma, ma al contempo un risultato che premia la linea di un’organizzazione che, nei tantissimi anni di impegno sindacale, ha continuato a mantenere la barra dritta e si è assunta le responsabilità”.
Rocco Palombella, segretario generale nazionale Uilm ha commentato, in una conferenza svoltasi a Taranto, il risultato del rinnovo delle Rsu – Rls ArcelorMittal. La Uilm di Taranto si conferma primo sindacato metalmeccanico all’interno dello stabilimento siderurgico (ex Ilva), con una percentuale media del 38 per cento dei consensi.
“Si tratta, comunque – ha continuato Palombella -, di una vittoria dal sapore diverso, perché è avvenuta in un clima particolare, dopo tanti anni di amministrazione straordinaria dell’ex Ilva, con un nuovo gruppo industriale, ArcelorMittal, un riequilibrio tra le unità lavorative, con circa 3000 lavoratori in cassa integrazione, con tante incognite da un punto di vista ambientale, ma anche della prospettiva occupazionale. Qualcuno del passato riteneva che si doveva siglare un accordo diverso, con 1500 licenziamenti, prima, e altri 2000, dopo; avevamo perciò una grande preoccupazione, ma ancora una volta i lavoratori ci hanno premiato”. Intanto, “chi parla di ‘accorciamento di distanze’ tra noi e un’altra organizzazione, non ha letto bene i dati. Quell’organizzazione ha confermato il dato di tre anni fa. Noi, invece, abbiamo continuato a mantenere il nostro primato, che ci carica di grandi responsabilità, perché la prospettiva futura è molto complicata”.
L’azione del sindacato prosegue ripartendo da questo dato, mantenendo fermo il confronto con l’azienda siderurgica per il piano ambientale, per il piano industriale, per il rispetto dell’accordo firmato nel settembre scorso, senza dimenticare un messaggio al mondo politico-istituzionale, facendo appello “al Comune e alla Regione, affinché non si alimentino le conflittualità. Taranto – ha dichiarato Palombella – deve essere rispettata. Non deve essere solo terra di campagna elettorale e di conquista”. Intanto, “il tema della decarbonizzazione, ad esempio, è utilizzato in maniera strumentale. Siamo per l’innovazione, si possono sempre individuare processi innovativi; ma, nel momento in cui c’è un bando europeo che permette a questo gruppo industriale di avere in fitto un grande stabilimento come quello di Taranto e tutta l’ex Ilva in Italia, con un piano industriale approvato da un piano ambientale, nel momento in cui ci sono questi elementi, c’è qualcuno in grado di cambiare, con la possibilità di decarbonizzare? Mi rifiuto di credere che, chi propone questi temi, non sappia quello che dice. Si crea solo confusione”.
“Abbiamo sfiorato il 93 per cento dei votanti – ha dichiarato, intanto, il segretario provinciale Uilm Antonio Talò -. Questo dato dimostra la rappresentanza, nonostante ci sia stato il cambio di proprietà dell’azienda e il 25 per cento dei nostri iscritti sia stato posto in cassa integrazione. Ringraziamo quanti ci hanno sostenuto ed aiutato, la porta della Uilm è sempre aperta”. Si rivolge, poi, all’azienda e agli altri sindacati metalmeccanici: “Le nostre priorità erano e sono il piano industriale ed ambientale; non era il rinnovo delle rsu, come, invece, sollecitato da un altro sindacato; i dati, alla fine, hanno dimostrato che qualcuno aveva fatto male i conti. Oggi diciamo, quindi, ad ArcelorMittal di accelerare sul piano ambientale e sul piano industriale, per permettere a quei dipendenti di rientrare al lavoro. Faremo i vigilantes, affinché si faccia quanto è stato annunciato in merito agli interventi. Siamo un sindacato coerente, corretto e competente”. Talò ha rivolto anche un messaggio alla politica e alle istituzioni: “Chiediamo ad ognuno di fare la propria parte; la politica, fino ad oggi, ha strumentalizzato ed usato la questione siderurgico. L’ex Ilva è diventata strumento di visibilità. Parleremo con le istituzioni quando vedremo, in campo, la politica del fare. In merito ai dati dell’inquinamento, invito il Procuratore capo a continuare nel percorso di analisi dei dati e di ascolto delle voci istituzionali e tecniche. Dico anche che, se quei dati continueranno a dimostrare che provocano danni alle persone, ai nostri lavoratori e ai cittadini, allora anche per noi, come più volte ribadito, si può cambiare”. Intanto, “siamo pronti a lavorare per un futuro migliore, partendo dal rapporto schietto e continuo con i cittadini. La Uilm andrà avanti”.