Le Associazioni datoriali Confartigianato,Confesercenti, CNA, Unsic ed Upalap di Taranto lanciano l’allarme per la preoccupazione di molte imprese edili e dei settori collegati del territorio che collaborano da decenni con l’Amministrazione Comunale di Taranto e che oltre a produrre ricchezza ed a fornire professionalità e competenza nei loro interventi hanno creato occupazione sul territorio assumendo personale e producendo Pil nell’ambito locale .
Riteniamo assurdo – scrivono le cinque associazioni di categoria – che il Comune di Taranto abbia scelto di utilizzare una formula quale quella del Project Financing per la manutenzione delle Scuole di Taranto. Formula che con delibera 199 del 5 novembre del 2015 era stata bloccata dall’amministrazione guidata dal Sindaco Stefano.
Una delibera – sottolineano le associazioni – che aveva sospeso la procedura, anche a seguito di incontri e sollecitazioni avuti dalle associazioni scriventi con il Sindaco Stefano che si dimostrò molto attento alle problematiche del settore e recepì le nostre preoccupazioni.
Risulta quindi incomprensibile la scelta di “scippare” ben 60ml€ di lavori di manutenzione in 20 anni al tessuto imprenditoriale tarantino scegliendo la formula del project finacing che prevede impegni gravosissimi sia di costi di progettazione che di partecipazione al bando che ,per fortuna , è stato disertato alla prima data utile ;
Ci domandiamo quindi , continuano le associazioni datoriali delle imprese edili:
1 se sia stata verificata la legittimità degli atti nell’avviare la procedura in oggetto;
2 se sia stata valutata con attenzione con il coinvolgimento delle parti sociali l’economicità e la convenienza della scelta operata;
3 se sia necessario e conveniente per il Comune di Taranto e per la già provata economia tarantina utilizzare il project financing ed il ricorso al Finanziamento trami terzi (FTT) penalizzando fortemente il tessuto delle Micro e Piccole e Medie Imprese Edili presenti nel territorio e fornitrici di servizi dello stesso Ente da decenni;
4 se sia possibile sperimentare altre formule quali l’utilizzo e la valorizzazione delle progettazioni interne e la partecipazione ai bandi del MIUR che prevedono finanziamenti ad hoc per le problematiche in oggetto consentendo al Comune di Taranto la formulazione di lotti di progettazione minimi per tutti i 57 edifici da adeguare e di conseguenza aprendo la strada alla partecipazione alle gare di tutte le Micro e Pmi del territorio che apporterebbero il contributo di specializzazione e professionalità già acquisite negli anni e ridistribuirebbero la ricchezza sul territorio attraverso le imprese locali, il loro indotto e le loro maestranze .
Per tutti questi motivi le associazioni hanno richiesto un incontro urgente all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Motolese e si riservano di organizzare forme di protesta incisive nel caso il Comune di Taranto continuasse sulla strada della penalizzazione delle economie locali con scelte discutibili quali l’affidamento di 60ml€ di lavori ad un’unica Impresa.
Taranto, 13 aprile 2019