“Ci dispiace che l’assessore Stea abbia perso l’occasione di risolvere un problema che affligge da anni la città di Ginosa. Le sue parole dimostrano la totale mancanza di rispetto non solo verso il Sindaco Parisi, ma nei confronti di tutto il territorio. Se avesse avuto così a cuore Ginosa, come dice, invece di andarsene a metà incontro avrebbe dovuto restare al tavolo e farsi supportare dall’ufficio AIA nell’esaminare la proposta di Aseco che riteniamo irricevibile e peggiorativa, perché non comporta una riapertura dell’AIA, con la revisione della capacità dell’impianto”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante in seguito all’ultimo tavolo su Aseco in cui il Comune di Ginosa ha rifiutato la proposta di accordo della Regione Puglia.
“Purtroppo – continua Galante – il territorio tarantino continua a pagare la mancanza di una visione politica per la chiusura del ciclo dei rifiuti, con la presenza di ben tre impianti, quattro se consideriamo anche quello di Pulsano inserito nel prossimo piano rifiuti. Su Aseco non abbiamo sentito neanche una parola dall’ambientalista a giorni alterni Emiliano, che da un lato dice di voler tutelare la popolazione, poi lascia che Aseco S.p.a. società del gruppo AqP e la stessa AqP, controllata al 100% dalla Regione si costituiscano in adiuvandum nel ricorso al Consiglio dì Stato presentato da Linea Ambiente contro la chiusura della discarica di Grottaglie, appoggiando quindi la società. Un’ulteriore conferma, se ce ne fosse stato bisogno, della schizofrenia di questo governo regionale. Se Stea, come dice, ha a cuore il territorio di Ginosa, invece di prendersi i meriti per l’avvio dei lavori di copertura dell’impianto Aseco, imposti dalle prescrizioni Aia e dalla legge regionale, convochi un tavolo in cui ci venga presentata l’istanza per la revisione della capacità complessiva dell’impianto Aseco. Solo da questa base potrebbe ripartire un confronto serio. Fino ad allora non arretreremo di un passo e non ritireremo l’istanza cautelare al tar. A differenza loro quello che c’interessa non è l’aspetto economico, ma il bene dei cittadini”.