“È davvero inammissibile che la Regione Puglia, assessore Stea e presidente Emiliano in testa, non vogliano la diminuzione dei quantitativi totali di rifiuti trattati dell’impianto Aseco, di fatto voltando le spalle all’amministrazione di Ginosa e quindi ai cittadini, condannati alla puzza.
Con Aseco si mostra tutta l’ambiguità di Emiliano sui temi ambientali: quando la competenza sulle autorizzazioni non è sua – come per l’ex Ilva – lo stesso chiede insistentemente di ridurre i quantitativi autorizzati mentre, quando la competenza rientra nella sua attività – come per Aseco – non vuole abbassare i quantitativi autorizzati! Eppure, potrebbe farlo subito ma preferisce voltare le spalle ai problemi della provincia occidentale. Emiliano non ha scuse, non solo ha potere di intervenire sull’autorizzazione ma Aseco è anche una controllata di Aqp, di proprietà della Regione Puglia. Il sindaco di Ginosa, Vito Parisi, si sta dimostrando coerente e lotta come un leone nella difesa degli interessi dei cittadini e per questo motivo viene sbeffeggiato da Stea che considera Ginosa e, più in generale la provincia di Taranto, come sede di smaltimento dei rifiuti regionali. I dati non mentono! Gli amministratori della provincia di Taranto sostengano quindi il sindaco Parisi e si dimostrino compatti contro la prepotenza delle scelte baresi di affossarci”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, commissario Ambiente e della bicamerale sulle Ecomafie.