«Se non ami la verità la Fim non fa per te». Con queste parole il segretario generale nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ha concluso, questo pomeriggio nello stabilimento ArcelorMittal di Taranto, l’incontro con i 105 candidati fimmini che partecipano al rinnovo delle Rsu ed Rls in programma nei giorni 10, 11, e 12 aprile prossimi.
Accompagnato da Valerio D’Alò (segretario nazionale), da Raffaele Apetino (operatore nazionale settore Siderurgia), da Michele Tamburrano (segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi) e da Biagio Prisciano (segretario generale aggiunto Fim Cisl Taranto Brindisi), Marco Bentivogli ha ripercorso un po’ le varie tappe della vertenza Ilva, mettendo in risalto l’impegno compiuto dall’organizzazione nel coronare il percorso impegnativo.
«Legame da parte di tutti che, progressivamente, dal 2011 – il periodo del mio commissariamento – ad oggi, ha avuto un crescendo continuo – ha aggiunto – fondato sulla passione sull’entusiasmo con cui si è ridato forza all’impegno sindacale».
Marco Bentivogli è giunto a Taranto anche per testimoniare la più profonda vicinanza a Ciro e Francesco, i due delegati della Fim aggrediti nei giorni scorsi.
«Anche un graffio o una brutta parola nei confronti di un uomo della Fim – ha esclamato – è un graffio e una parola contro i 220mila iscritti e tutta la segreteria nazionale di questa organizzazione sindacale. Sono contento che ne’ Ciro e ne’ Francesco, in questi episodi schifosi e sgradevoli che non devono risiedere in nessun luogo del mondo, non abbiano trovato motivo per fare un passo indietro, ma al contrario hanno individuato un motivo per fare un passo avanti sentendosi a casa, tra persone, in cui ognuno guarda le spalle al proprio fratello e sorella. Questo è lo spirito comunitario che ci deve essere tra noi. Dobbiamo sempre essere una squadra che va tra i lavoratori con grande coesione e unità. Ben venga la competizione, ma l’elemento fondante che dobbiamo trasferire ai lavoratori è che siamo squadra pronta a fare il meglio possibile per difendere il lavoro; per fare una battaglia non modaiola sull’ambiente, ma per ottenere forti risultati su questo tema».
In materia di occupazione e di sviluppo dell’impresa, la Fim considera da sempre l’ambiente come come un ingrediente fondamentale.
«Quando abbiamo iniziato il nostro percorso qui a Taranto – ha poi ricordato il leader della Fim – si diceva che la copertura dei parchi era qualcosa di impossibile, irrealizzabile; bisognava chiudere l’Ilva, perché i parchi non sarebbero stati mai coperti. Oggi i fatti dicono ben altro: la copertura dei parchi sta andando avanti e diventerà realtà».
La Fim punta ad un rapporto con l’impresa fondato sulla correttezza. «Mai commistione. Ne abbiamo viste sin troppe di chi, anche con la nuova proprietà ha tentato le peggiori commistioni, come se ci fossero ancora le partecipazioni statali o la vecchia proprietà e l’inquinamento politico che quella gestione portava».
Tanti i fronti ancora aperti, specie con la Regione Puglia. «Chiediamo alla Regione di fare la sua parte per quello che riguarda la sanità, la sorveglianza sanitaria, e non chiacchierare come se fossero responsabilità di qualcun’altro. Vogliamo – ha proseguito Bentivogli – una Regione che stia vicino ai lavoratori in Amministrazione Straordinaria e in cassa integrazione. Quella pugliese è una delle poche Regioni d’Italia che non concede l’integrazione salariale alla Cigs. Queste cose vanno dette a tutti quei lavoratori, che sono a casa in cassa e rischiano di essere strumentalizzati da persone che non hanno scrupoli. Noi facciamo sindacato in modo responsabile. Questo significa che prendiamo a cuore la gente che rappresentiamo e soprattutto, se spendiamo una parola il lavoratore sa che su quello non garantiamo il risultato, ma è sicuro che faremo di tutto per difendere quanto annunciato ai lavoratori».
Per Marco Bentivogli e Valerio D’Alò le 105 persone candidate, che nello stabilimento si muoveranno per questa campagna elettorale, già di per se è un grande risultato.
«Ricordatevi sempre che noi della Fim abbiamo uno stile diverso. Siamo al 100% sindacato. Noi – ha sottolineato Bentivogli – non guardiamo al colore del nostro interlocutore: Calenda, Di Maio, Emiliano. Noi guardiamo gli alberi dei frutti e dobbiamo giudicare la politica sulla base di quello che sapranno fare o, invece, di quanto non onoreranno, come il martirio subito da questo territorio in questi anni ci insegna. Lo stile – ha concluso – è sempre quello della sincerità».
Taranto, 3 aprile 2019