Ad affermarlo, in una nota, sono Massimiliano Stellato e Gina Lupo, consiglieri comunali di Taranto.
Avevamo intenzione – sostengono Stellato e Lupo al termine del consiglio comunale monotematico – di evitare a qualcuno di fare passerelle, strumentalizzare la questione ambientale o, peggio, speculare sulla morte di tanti nostri concittadini, bambini compresi.
E le sofferenze patite avrebbero dovuto, almeno stavolta, unire anzichè dividere o persino lacerare.
Dopo aver ascoltato i delegati degli organismi tecnici e le istituzioni intervenute abbiamo provato a fare sintesi con tutti i consiglieri presenti, senza purtroppo riuscirci.
Due mozioni, nonostante i tentativi di mediazione, non sono state ritirate dai proponenti.
Ciò ha dato il via, all’astensione sulle da parte di alcuni e alla bocciatura da parte di altri, prima di pervenire ad una ampia condivisione della mozione approvata.
Bisognava mostrare maturità politica provando a svestirsi, ciascuno, dalle magliette indossate.
E ci siamo riusciti, al netto delle mistificazioni a mezzo social, probabilmente create ad arte, dove i firmatari del documento vengono etichettati con epiteti impronunciabili.
Per la prima volta – concludono Massimiliano Stellato e Gina Lupo – il consiglio comunale di Taranto ha impegnato il Sindaco a richiedere, entro e non oltre 30 giorni, agli organi competenti la certificazione dei dati ambientali del complesso siderurgico che possono minacciare la salute dei nostri concittadini e ad adottare, ove validati, le azioni discendenti ritenute più opportune fino alle estreme conseguenze.
Solo così, dunque, non ci saranno più alibi.