La esclusione del territorio provinciale e della città di Taranto dal percorso pugliese delle vie Francigene al centro dell’audizione (richiesta da Renato Perrini) che ha avuto luogo nella IV commissione, presieduta da Donato Pentassuglia. E’ stato ascoltato il dirigente del Dipartimento Cultura e Turismo regionale Aldo Patruno.
Sulla questione sono state poste in precedenza due interrogazioni e il Consiglio regionale ha approvato il 25 ottobre 2016 una mozione all’unanimità con cui si impegnava il presidente della Regione e l’assessore al turismo e cultura a “rivedere la scelta del percorso pugliese delle vie Francigene, compiuta con la deliberazione di Giunta regionale n. 1174/ 2013, includendo anche il territorio di Taranto e della sua provincia nel percorso individuato nell’ambito degli “Itinerari Culturali del Consiglio D’Europa”, in modo che l’area jonica possa così partecipare alle misure di valorizzazione, promozione e recupero destinate a tali itinerari”.
Il direttore Patruno ha evidenziato la complessità del procedimento in atto e che al momento la via Francigena non esiste in quanto è necessaria la certificazione che dovrà essere rilasciata dal Consiglio d’Europa a ottobre 2019, subordinatamente al rispetto di alcune condizioni, tra cui quelle che riguardano le Regioni del Sud interessate, alcune delle quali non si sono attivate adeguatamente.
La Puglia coordina il gruppo delle Regioni meridionali e sta lavorando ad un un’altra deliberazione che conferma la procedura in atto e che prevede accanto al tracciato principale, uno parallelo che riguarderà in particolare la città di Taranto facendola rientrare nel percorso previsto nell’ambito degli “Itinerari Culturali del Consiglio D’Europa”.
Patruno ha fatto presente che sono 11 le regioni (incluse quelle del nord) interessate alla via Francigena. Il finanziamento spettante alla Puglia ammonta a 800 mila euro. I cammini delle via Francigena saranno caratterizzati delle georeferenziazione, dalla messa in sicurezza (per dare la possibilità di fruirne a piedi, in bicicletta e, in un secondo momento a cavallo), dalla cartellonistica, dal merchandising e dal monitoraggio dei flussi.