È l’amara considerazione del segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano, alla luce dell’ultimo improduttivo incontro, consumatosi a Bari in Regione (Comitato regionale Monitoraggio Sistema Economico Produttivo e delle aree di crisi), incentrato sui corsi di formazione riqualificazione dei cassintegrati di Ilva in AS.
«Come è stato ribadito anche sulla stampa – dichiara Prisciano – entro pochi giorni sarà pronta la delibera dell’avviso pubblico destinato ai lavoratori in cassa integrazione della nostra regione ed in particolare per i lavoratori ex Ilva di Taranto. Sinceramente, ci aspettavamo da parte dei massimi vertici regionali, già risposte concrete rispetto agli impegni assunti in varie sedi, con una delibera pronta ed in procinto di essere trasformata in fatti. Invece, ancora una volta, impegni a fare, per una farraginosa corsa contro il tempo priva della dovuta programmazione. Al tavolo, purtroppo, si sono avverate le preoccupazioni già avvertite, relative alla mancanza dell’apposito avviso pubblico propedeutico alla realizzazione dei corsi. Ritardi su ritardi che – aggiunge – non aiutano affatto la condizione di tutti coloro i quali attendono risposte concrete, realizzabili da subito da parte della Regione Puglia. Per noi i piani formativi e di riqualificazione, insieme agli ulteriori strumenti richiesti, sono importanti perché, oltre a riqualificare i lavoratori – attualmente in continuo disagio economico e lavorativo – offrirebbero agli stessi ulteriori strumenti di sostegno al reddito».
La Fim Cisl ritiene che il tempo degli annunci è terminato, occorre trasformare le promesse in fatti.
«Impegni che, a giudicare dal “modus operandi” della Regione, continuano ad essere traditi. Altro esempio lampante, la mancata attivazione della linea di collegamento del trasporto pubblico tra la provincia di Brindisi e lo stabilimento Leonardo Company di Grottaglie. Insomma, se veramente la Regione ha a cuore le difficoltà dei lavoratori, allora – conclude Prisciano – trasformi immediatamente gli annunci fatti dai vari esponenti politici, nei vari incontri informali con i lavoratori, in realtà».Taranto, 24 marzo 2019