“Oggi, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha certificato il fallimento dei governi Pd, a livello nazionale e regionale: di 42 discariche pericolose per la salute dei cittadini di Basilicata, Puglia, Abruzzo e Campania (oltre a 2 del Friuli), che dovevano essere chiuse o messe a norma entro il 2015, non sono riusciti a sanarne neppure una entro i termini. Di queste, sole 7 risultano finalmente a norma, ma i lavori sono stati fatti in ritardo rispetto alle scadenze concordate con Bruxelles. E dire che di tempo ne hanno avuto, visto che già nel 2012 la Commissione europea li aveva diffidati, chiedendo di porre immediato rimedio. Non lo hanno fatto e oggi, con la sentenza della Corte, al danno rischiamo con ogni probabilità di pagare di tasca nostra la beffa: già, perché adesso Bruxelles o la stessa Corte potranno elevare delle pesanti multe a carico dell’Italia”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, in merito alla sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha accertato la violazione da parte dell’Italia delle direttiva europea sulle discariche.
“Questa direttiva è stata introdotta nel 1999 e prevede una serie di misure volte a ridurre l’impatto delle discariche sull’ambiente e sulla salute dei cittadini – continua D’Amato – So che il ministro dell’Ambiente Costa farà tutto il possibile per limitare i danni e per porre rimedio a questo ennesimo fardello lasciatoci dalla vecchia politca e, in tempi più recenti, da Renzi e soci, da Pittella a De Luca. Noi sul territorio continueremo a vigilare su queste bombe ecologiche, perché siano chiuse o messe a norma una volta per tutte”.
Ecco l’elenco delle discariche sotto accusa (in grassetto quelle sanate dopo il 2015):
1) Avigliano (Loc. Serre Le Brecce);
2) Ferrandina (Loc. Venita);
3) Genzano di Lucania (Loc. Matinella);
4) Latronico (Loc. Torre);
5) Lauria (Loc. Carpineto);
6) Maratea (Loc. Montescuro);
7) Moliterno (Loc. Tempa La Guarella);
8) Potenza (Loc. Montegrosso-Pallareta: discarica la cui chiusura era prevista per il mese di settembre 2016);
9) Potenza (Loc. Montegrosso-Pallareta), discarica dichiarata come mai utilizzata;
10) Rapolla (Loc. Albero in Piano);
11) Roccanova (Loc. Serre);
12) Sant’Angelo Le Fratte (Loc. Farisi); Basilicata
13) Campotosto (Loc. Reperduso); Abruzzo
14) Capistrello (Loc. Trasolero);
15) Francavilla (Valle Anzuca);
16) L’Aquila (Loc. Ponte delle Grotte);
17) Andria (D’Oria G.& C. s.n.c);
18) Canosa (CO. BE.MA);
19) Bisceglie (CO.GE.SER);
20) Andria (F.lli Acquaviva);
21) Trani (BAT-Igea s.r.l.);
22) Torviscosa (Società Caffaro); Puglia
23) Atella (Loc. Cafaro); Basilicata
24) Corleto Perticara (Loc. Tempa Masone);
25) Marsico Nuovo (Loc. Galaino);
26) Matera (Loc. La Martella);
27) Pescopagano (Loc. Domacchia);
28) Rionero in Volture (Loc. Ventaruolo);
29) Salandra (Loc. Piano del Governo);
30) San Mauro Forte (Loc. Priati);
31) Senise (Loc. Palomabara);
32) Tito (Loc. Aia dei Monaci);
33) Tito (Loc. Valle del Forno);
34) Capestrano (Loc. Tirassegno);
35) Castellalto (Loc. Colle Coccu);
36) Castelvecchio Calvisio (Loc. Termine);
37) Corfinio (Loc. Cannucce);
38) Corfinio (Loc. Case querceto);
39) Mosciano S. Angelo (Loc. Santa Assunta);
40) S. Omero (Loc. Ficcadenti);
41) Montecorvino Pugliano (Loc. Parapoti);
42) San Bartolomeo in Galdo (Loc. Serra Pastore);
43) Trivigano (ex Cava Zof);
44) Torviscosa (Loc. La Valletta)